L'Asuc di Miola chiede 2,5 milioni di risarcimento
Non possono dormire sonni tranquilli, i sindaci di Baselga di Piné e Lona Lases, Ugo Grisenti e Marco Casagranda: sui due Comuni pende infatti una richiesta di risarcimento danni per 2.489.745,34 euro, a favore dell’Asuc di Miola di Piné.
È il pesante strascico della lunga causa che ha opposto i due enti locali alle Asuc pinetane, relativamente alla proprietà della particella fondiaria 2454/2, ossia dei due lotti cava di cui i Comuni rivendicavano la proprietà e i conseguenti canoni.
La battaglia, cominciata nel 2008 per iniziativa dell’amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco Sergio Anesi, pareva conclusa in febbraio, quando il commissario per la liquidazione degli Usi civici, Marco La Ganga ha emesso la sentenza che, respingendo le domande avanzate dai due Comuni, ha dato piena ragione alle nove Amministrazioni frazionali che avevano deciso di resistere.
Ma nel 2008 i due Comuni avevano chiesto anche la condanna della Asuc di Miola al risarcimento, mediante restituzione, di tutti i canoni di concessione percepiti, riservandosene la quantificazione in corso di causa.
Da parte sua la stessa Asuc, che si era costituita il 10 dicembre di quell’anno, aveva chiesto in via riconvenzionale di accertare e dichiarare il danno arrecato dalle amministrazioni comunali alla frazione, quantificando la richiesta di risarcimento nei 2.489.745,34 euro già detti.
Una richiesta basata anche sulla «responsabilità aggravata» di cui all’articolo 96 del Codice di procedura civile, dove si dice che «se risulta che la parte soccombente ha agito o resistito in giudizio con mala fede o colpa grave», il giudice «la condanna al risarcimento dei danni».
Nel 2010 il Tribunale, dichiarando il proprio difetto giurisdizionale rispetto alla domanda di accertamento della proprietà, aveva disposto la separazione di questa rispetto alle opposte pretese di risarcimento, rimaste dunque in sospeso.
Ma ora che le Asuc sono state riconosciute pienamente titolari del diritto di uso civico sui lotti cava contesi, quella di Miola ha deciso di riassumere la causa sospesa, dandone mandato all’avvocato Mauro Iob , che aveva già portato a casa con successo quella sulla proprietà. Iob ha presentato dunque il ricorso per la prosecuzione, rinnovando le stesse conclusioni, e il 20 settembre si terrà la nuova udienza.
Si profilano dunque altri costosi grattacapi per le amministrazioni di Lona Lases e di Baselga di Pinè, che l’anno scorso ha dovuto registrare un debito fuori bilancio di quasi 769mila euro per chiudere la vertenza legale che la opponeva alla Atzwanger sull’irrealizzato centro acquatico e quest’anno ha già perso due cause con l’Asuc di Miola, una relativa alla pf 2454/2 e l’altra concercente il nuovo elettrodotto di Costalta.
Oltre alla richiesta di risarcimento del danno arrecato (negli anni di giudizio l’Asuc ha avuto serie difficoltà a incamerare i canoni che le sono poi stati riconosciuti come spettanti e ha dovuto affrontare molte spese legali, rinviando o congelando opere pubbliche utili alla frazione), in via riconvenzionale subordinata l’Amministrazione separata ha anche chiesto al giudice di dichiarare l’intervenuta usucapione di 3385/10000 indivisi della pf 2454/2 a favore della frazione.