Cittadella dei piccoli frutti: 7,5 milioni di contributo
Una sola domanda di contributo è arrivata, entro il termine fissato del 27 giugno, al Servizio Agricoltura della Provincia di Trento sul bando approvato dalla giunta provinciale il 26 maggio scorso per la concessione di contributi agli investimenti nel settore della conservazione, lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli per le piccole e medie imprese. E una sola è stata inserita nella graduatoria approvata il 5 luglio.
Ma si tratta di una domanda di quelle pesanti: a depositarla, la Cooperativa agricola Sant’Orsola relativamente al progetto di «Cittadella dei piccoli frutti», ora ai nastri di partenza in località Cirè.
Su una spesa preventivata complessiva di 30.884.479,02 euro tra acquisto del terreno, costruzione del complesso direzionale e produttivo, nuovi macchinari e attrezzature, il Servizio Agricoltura ha determinato di ammettere al bando una spesa di 18.750.000 euro, sulla quale potrà essere concesso un contributo in conto capitale di 7,5 milioni di euro, pari al 40% della spesa ammessa. Il contributo sarà liquidato in rate annue costanti, per dieci anni, di 787.623,99 euro, calcolando un tasso dello 0,90% al 1° giugno 2017.
Sebbene l’esame di merito dell’iniziativa sia ancora da fare, è quasi scontato che la Provincia darà una bella mano a realizzare l’ambiziosa opera, che verrà edificata vicino alla nuova piattaforma Amnu in località Cirè, lungo la statale 47 della Valsugana. Il progetto ha avuto il via libera dei soci della cooperativa ma ha suscitato anche dubbi di sostenibilità, soprattutto considerando le risorse necessarie. Dubbi cui i vertici della cooperativa hanno risposto snocciolando i dati di un business plan che prevede di passare da un liquidato di 23,4 milioni di euro nel 2016 a 49,5 nel 2022, grazie anche alla scelta di ampliare la produzione, aggiungendo ai 444 ettari attuali altri 100 ettari reperiti tra Sicilia e Trentino. Una sfida enorme, in tempi di crisi.
La risorse da mettere in campo comunque restano tante perché alla S. Orsola sca, detratti i soldi che arriveranno in 10 anni dalla Provincia, serviranno ancora almeno 23 milioni propri per far fronte alla spesa. Che, come detto, è ormai imminente: la scorsa settimana sono stati aggiudicati i primi importanti appalti. Per i lavori edili la gara è stata affidata all’impresa Covi Costruzioni, per le opere termoidrauliche alla Holländer Idrotermica di Levico e per quelle elettriche alla Elettrica srl di Denno. La previsione è di avviare il cantiere entro fine luglio.