Centro Ekon da sistemare con fondi Ue
Sarà finanziata attraverso i fondi europei del «Progetto Leader» la ristrutturazione e manutenzione straordinaria del centro nautico comunale «Ekon» di San Cristoforo.
Con una recente determina è stata infatti affidata all’ingegner Paolo Luchi dell’ «Archingegno» di Pergine la prima fase della progettazione dei lavori di ammodernamento, nuova coibentazione e riscaldamento del frequentato centro nautico comunale, costruito a fine anni '90 ed affidato dal 2013 all’associazione «Asd Ekon», nata dalla sinergia delle cooperative sociali Am.Ic.A ed Archè e dalla realtà sportive del Dragon Club Pergine, Dragon Team e Penne Sprint.
Una realtà che è via via diventata punto di riferimento per gli amanti della vela, del windsurf, della canoa e più recentemente del dragon-boat e del sup, offrendo la possibilità di corsi e rimessaggio delle imbarcazioni, ma collaborando con molte scuole e istituti perginesi, oltre con Asif Chimelli, per laboratori ed attività ludico-sportive rivolte anche ai ragazzi diversamente abili.
Se da tempo ente gestore ed amministrazione comunale stanno pensando alla ristrutturazione e miglioramento del centro nautico (al fine di poterlo utilizzare durante tutto il corso dell’anno e anche nei periodi più freddi), la vera novità è ora l’intenzione dell’amministrazione comunale di Pergine di aderire ai contributi ed ai bandi elaborati Gruppo di azione locale (Gal) del Trentino-Orientale sulla base della «Misura Leader» del Programma provinciale di sviluppo rurale (Psr 2014-2020). In particolare l’intervento dovrebbe far riferimento dell’azione 7.5 denominata «Interventi di riqualificazione delle infrastrutture turistiche», ed il progetto preliminare con i relativi allegati dovrà essere presentato entro il prossimo 18 ottobre.
«L’intervento di manutenzione straordinaria prevede di conservare caratteristiche e dimensioni dell’attuale centro nautico (contraddistinto da casette in legno ad un piano) - spiega il progettista Paolo Luchi - nel rispetto della sostenibilità e del basso imbatto ambientale (criteri fissati dal bando del Piano Leader) saranno rimodernati i vari edifici (utilizzando materiali e strutture leggere in legno e metallo), rivisti gli spazi interni e migliorata la coibentazione dei vari locali ed previsto un impianto di riscaldamento attualmente del tutto assente».
Un progetto i cui costi potrebbero attestarsi sui 500 mila euro: 250 mila euro derivanti dalla casse comunali e 250 da finanziamenti europei. «Per rispettare i tempi e le modalità del bando si è ricorso ad un incarico di progettazione esterna - spiega il dirigente comunale Luca Paoli - verranno sicuramente rispettate le attuali caratteristiche architettoniche».