«Valdastico, nessuna trattativa»

di Daniele Ferrari

Il ruolo e le funzioni delle Comunità di valle, il sostegno all’occupazione, ai servizi sociali e il nuovo assetto della viabilità in Valsugana.
Queste le tematiche al centro dell’atteso incontro di martedì pomeriggio a Pergine tra il governatore provinciale Ugo Rossi accompagnato dall’assessore Carlo Daldoss, il comitato esecutivo e consiglio della Comunità Alta Valsugana Bersntol presieduta da Pierino Caresia, alla presenza di molti sindaci dei 15 comuni dell’ambito (oltre 54 mila residenti).

Al di là degli argomenti prettamente «istituzionali» a tenere banco è stati l’argomento Valdastico, sollevato dal consigliere Pd Emanuele Curzel, che ha spostato l’attenzione sul futuro della mobilità in Valsugana e sulla necessità di mettere in sicurezza la statale della Valsugana (soprattutto nella zona laghi), ma senza cedere alle «sirene venete» su prolungamento della Valdastico.

Il presidente Rossi ha confermato che attualmente non c’è nessuna trattativa in corso tra Trentino e Veneto per il prolungamento dell’autostrada, che la Provincia ha detto no a un’autostrada ma si è seduta al tavolo del confronto perché un collegamento non autostradale probabilmente si farà, ma «non dovrà essere un buco nella montagna» e «dovrà risolvere problemi che abbiamo già: il traffico in Valsugana, i camion nella zona laghi». Ma «siamo ancora molto lontani dalle ipotesi progettuali - ha detto Rossi -. Bisogna che portino dati sui flussi di traffico, che il tavolo decida che c’è una quota di traffico che vale la pena di regolare in un altro modo, e poi bisogna progettare. Solo a quel punto un’idea di progetto potrà essere sviluppata e si potrà andare sul territorio».

A inizio incontro, il presidente Caresia ha tracciato il quadro di un ente intermedio dinamico, che ha già approvato il bilancio 2018-’20 (oltre 27 milioni di euro destinati a servizi e spese correnti), ha definito da tempo l’accordo di programma per il «Fondo strategico territoriale», avviando con il Gal Trentino Orientale i bandi del Progetto Leader, il distretto famiglia ed il tavolo territoriale, assumendo in via diretta la gestione dei centri e piani giovani e del progetto «spiagge sicure».

«Un incontro positivo, dove è stato ribadito il ruolo di raccordo dell’ente intermedio a servizio dei comuni e dei territori - commenta Caresia -. Il governatore Rossi ha evidenziato come importanti servizi (dalle politiche socio-assistenziali al welfare anziani, dall’edilizia pubblica e agevolata alle mense scolastiche) vadano gestite su più ampia scala, trovando nuove intese tra Comunità di Valle e Comuni anche nella ripartizione di importanti risorse e interventi pubblici».

«La Provincia vuole continuare a scommettere sul protagonismo delle Comunità di Valle - hanno sottolineato Rossi e Daldoss-: nel 2018 termina il Patto di stabilità e nei primi tre mesi dell’anno potremo effettuare pagamenti doppi rispetto a quanto liquidato nello stesso periodo 2017. Sul territorio e alle imprese arriverà nuova benzina per la ripresa, assicurando nuove assunzioni e competenze nel settore pubblico. La crescita moderata della spesa corrente può garantire crescita e qualità nei servizi, ma si deve lavorare assieme tra Provincia, Comunità e Comuni».

E sulla recente riforma del welfare (uno degli assi portanti delle competenze della Comunità), Rossi ha detto «come sia importante concepire i servizi su una scala più ampia di quella comunale. Qui puntiamo in maniera forte sulle Comunità per costruire una rete di servizi rivolta in particolare a quei bisogni e a quelle utenze che vengono ?prima? della casa di riposo. Avremmo potuto riportare tutto in capo all’Azienda sanitaria, come è stato fatto altrove. Noi abbiamo deciso di continuare a puntare sul protagonismo di Comuni e Comunità, coerentemente con un disegno che responsabilizza gli attori presenti sul territorio, dalle istituzioni al privato sociale».

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