Rissa tra automobilisti, tre denunce Non solo violenza, detenevano droga
Violenta lite con accoltellamento ieri pomeriggio all'altezza del distributore Agip di Cirè dove, verso le 16, quattro uomini si sono fermati con i rispettivi veicoli per dare inizio ad un efferato «regolamento di conti» a seguito di una mancata precedenza lungo la statale SS47 della Valsugana, direzione Pergine.
Botte, «sprangate», pugni e coltellate a sangue freddo: la rissa di ieri, secondo il titolare del distributore Renzo Banali, che ha assistito a tutta la scena insieme al nipote Daniele, è stata «senza precedenti», un'escalation di violenza terminata con un uomo in ospedale ed una macchina in fuga verso il lago di Caldonazzo. Alla fine il bilancio è di tre persone denunciate dai carabinieri per lesioni aggravate: si tratta di due trentini, padre e figlio, e di un rumeno, tutti residenti in Valusgana.
Due auto stavano percorrendo la statale della Valsugana quando, secondo quanto ricostruito dai testimoni, una Fiat Punto su cui viaggiavano padre e figlio trentini ha saltato una precedenza ai danni di un furgone grigio proveniente da Bolzano, anch'esso con a bordo due uomini residenti in Valsugana, sempre padre e figlio.
Da qui il diverbio, dapprima verbale, che è proseguito dunque all'entrata del distributore Agip, poco prima delle pompe di benzina, dove i quattro hanno deciso di incontrarsi per lo «scontro finale».
«Appena sono scesi dalle auto - racconta Banali -, l'uomo sui 50-60 anni a bordo della Punto ha accoltellato il ragazzo più giovane, ferendolo gravemente al braccio destro», come testimoniano le numerose chiazze e scie di sangue nelle vicinanze delle pompe di benzina. I quattro hanno dunque dato inizio ad una lite improvvisa quanto efferata, durata circa una ventina di minuti e quasi impossibile da sedare da parte dei proprietari del distributore, vista la gravità della situazione.
Banali racconta un crescendo di insulti, «botte, calci e pugni» in cui uno degli uomini (rumeno ndr) «ha finito anche per estrarre una sbarra di metallo della lunghezza di un metro (una livella da lavoro ndr) e mezzo dal suo furgone», con cui ha preso a sprangate gli altri automobilisti. Oltre al giovane ferito al braccio, anche un altro uomo, a detta dei testimoni, è stato «seriamente colpito alla testa» durante la colluttazione, probabilmente uno dei due passeggeri a bordo della Fiat Punto.
Tempestivi nel frattempo la chiamata e l'arrivo dei soccorsi sul luogo della lite, nello specifico di due pattuglie dei carabinieri dell'Alta Valsugane e del nucleo operativo di Borgo, una della polizia locale e di un'ambulanza. «Poco prima che giungesse la polizia - ha proseguito il titolare, ancora visibilmente scosso -, i proprietari della Fiat Punto sono scappati a bordo della loro auto, facendo perdere le loro tracce», ma comunque inseguiti, direzione Lago di Caldonazzo, dalle pattuglie dei carabinieri guidata dal maggiore Filippo Alessandro, comandante della Compagnia di Borgo. I due trentini sono stati individuati e bloccati dai militari nei pressi della loro abitazione.
Sono rimasti nel distributore, invece, padre e figlio proprietari del furgone grigio: quest'ultimo, accoltellato al braccio, condotto in ospedale in ambulanza, mentre il padre è stato interrogato da parte delle forze dell'ordine per gli accertamenti del caso.
«È stato il finimondo: lavoro qui da 46 anni e non ho mai visto nulla di simile», osserva il signor Banali mostrando la scia di sangue che dalle pompe porta ai bagni del distributore, dove il giovane ha cercato di medicarsi il braccio, per poi concludere: «Pensavo di averne viste di tutti i colori ma evidentemente mi sbagliavo. Ho avuto paura. Ho avuto paura che si uccidessero».
Il 25enne rumeno ferito, come detto, è stato trasportato in ambulanza all'ospedale Santa Chiara di Trento: le ferite riportate nell'aggressione con il coltello sono guaribili in una decina di giorni. Ma anche altri due coinvolti sono stati portati in pronto soccorso per essere medicati.
Alla fine, con l'esclusione del 25enne, per tutti i protagonisti della violenta lite, è scattata la denuncia per lesioni aggravate (dall'uso del coltello a serramanico e dell'arma impropria, visto che la livella è stata usata come una spranga).
I carabinieri hanno eseguito poi una perquisizione presso il loro domicilio, avendo rinvenuto nella loro auto, residui di sostanza stupefacente. In abitazione, vengono trovati circa 70 gr di stupefacente, del tipo marijuana, materiale atto al confezionamento, bilancini di precisione e denaro contante in banconote di piccolo taglio pari a circa duemila euro. Delle 4 persone coinvolte nella lite, due di loro, italiani, vengono denunciati per possesso di stupefacenti ai fini di spaccio e lesioni aggravate, mentre un romeno viene denunciato per lesioni aggravate.