Ospitalità diffusa,Tenna ci ragiona
Approda anche sulla collina di Tenna il progetto Ospitalità Diffusa della società benefit CBS, Community Building Solutions, sposato dall'Azienda di Promozione Turistica Valsugana - Lagorai e dal Comune. È stato presentato alla cittadinanza con due serate informative che si sono tenute nel mese di gennaio e ora sono aperte le adesioni per tutti i proprietari di seconde case sfitte. Un patrimonio non da poco nel paese di Tenna che ammonta ad un centinaio di appartamenti, eredità di un turismo ben sviluppato nei decenni scorsi e che si basava proprio sull'affitto, entrata secondaria non irrilevante per molte famiglie del paese. A presentare l'adesione sono state, finora, sei famiglie per altrettanti appartamenti, ha spiegato il sindaco Antonio Valentini , aggiungendo che «l'obiettivo che ci si propone è quello di migliorare il patrimonio immobiliare esistente, valorizzare il potenziale turistico di Tenna e creare opportunità lavorative locali e di integrazione al reddito». Ci vorranno numeri più alti però per far nascere delle opportunità lavorative, come ad esempio imprese di pulizie, ma il progetto è in divenire. «C'è la possibilità di presentare la domanda in qualsiasi momento» ha specificato il primo cittadino «e per chi lo farà entro il 20 di questo mese, i costi della prima fase del progetto saranno completamente coperti dall'amministrazione comunale. Inoltre l'adesione non è vincolante, ma permette alla società e all'amministrazione di valutare l'effettivo interesse della proposta sul territorio che da tempo cerca risposte in realtà turistiche che possano ravvivare il paese: il progetto Ospitalità Diffusa potrebbe essere quello che serve alla nostra comunità». La prima fase consiste in un sopralluogo delle case che potrebbero essere interessate al progetto, da parte di CBS durante il quale verranno date indicazioni per rendere più accogliente l'abitazione e migliorarne il valore economico, oltre alla valutazione di specifici interventi di manutenzione da effettuare per rendere l'abitazione fruibile per finalità turistiche. I passaggi successivi, anch'essi gratuiti per chi presenterà domanda entro il 20 febbraio prossimo, saranno la realizzazione di una serie di fotografie professionali, la scrittura dei testi e una consulenza di home staging necessari per mettere il proprio immobile online sulle piattaforme che verranno selezionate assieme. A chi invece deciderà di aderire al progetto più tardi sarà richiesta una quota di adesione di 450 euro per usufruire di tutti i servizi necessari per la messa online sui portali di affitti turistici. Un progetto che sostiene l'opportunità di garantire un'offerta turistica di qualità, promuovere la conoscenza del territorio e gestire in modo condiviso alcuni servizi come le pulizie, l'accoglienza degli ospiti e la gestione del portale per chi non può farlo autonomamente.