Le telecamere implacabili: 20 senza revisione individuati in 6 ore
Venti auto pizzicate senza revisione in appena sei ore di attivazione. È questo il sorprendente risultato ottenuto dall’analisi dei dati forniti dal varco elettronico installato sulla Statale 47 della Valsugana all’altezza di Pergine centro: da questa settimana infatti sono attive anche le telecamere sopra entrambe le carreggiate che segnalano la mancata revisione, l’assenza di assicurazione, o se si tratta di un veicolo rubato (l’autovelox, solo in direzione Padova, posto a livello della strada, è attivo dall’estate scorsa).
Come anticipato, in solo 6 ore di attivazione, le auto individuate senza revisione (in alcuni casi anche da 4 anni) sono state 20. In questo caso si parla di sospensione del veicolo fino alla nuova revisione e di multa da 170 euro (120 se saldata nei primi cinque giorni). La maggior parte dei conducenti è stata tuttavia contenta della contravvenzione, che ha evitato di circolare ancora con un veicolo che, in caso di incidente, non avrebbe garantito coperture assicurative.
Intanto sempre sul fronte dei controlli, vita dura per i furbetti dei rifiuti. Si parla di quanti, per pigrizia o soprattutto per mancanza di senso civico, abbandonano rifiuti nei pressi dei punti di raccolta in città, nelle varie frazioni o comunque nei Comuni dell’Alta Valsugana cui fa riferimento il Corpo di Polizia Locale che, nel corso del 2018, ha compilato 31 verbali nei confronti di altrettante persone. Si parla di sanzioni che vanno da un minimo di 160 euro ad un massimo di 600 euro; ma se ad essere beccate sono ditte o imprese, si sfocia addirittura nel penale con conseguenze ancora più serie.
Il trend di controlli e sanzioni, negli ultimi anni, è in crescita, anche su sprone dei primi cittadini interessati che sentono questo problema tanto quanto la maggioranza dei cittadini: se nel 2016 i verbali erano appena 14, già nel 2017 sono raddoppiati arrivando a 29, arrivando a 31 appunto nel corso del 2018. E quest’anno il numero è destinato ad aumentare ancora, in quanto solo la settimana scorsa gli agenti della Polizia Locale hanno comminato ben 4 sanzioni per abbandono di rifiuti in via Marconi, via Tonale, nei pressi dell’ospedale Villa Rosa e a Madrano.
Questo rapido incremento è possibile innanzitutto alla rete di videosorveglianza del Comune, che a più riprese ha confermato la sua utilità, ed in questo caso aiuta a giungere al riconoscimento delle persone colpevoli di abbandono di rifiuti; ci sono poi le fototrappole, che a rotazione vengono installate sui 55 punti come «sensibili». Ma non mancano nemmeno le segnalazioni dei privati cittadini.
Dal punto di vista della polizia locale, il comandante Flavio Lucio Rossio, che vanta una preparazione e specializzazione personale proprio in quest’ambito, ha dato nuovo impulso all’azione investigativa dei suoi agenti, anche in sinergia e collaborazione con gli operatori di Amnu.
Il tema dell’abbandono dei rifiuti, collegato alle deiezioni canine, è spesso sollevato nel corso delle assemblee frazionali che l’amministrazione comunale sta compiendo in queste settimane: una prima risposta ai dubbi dei cittadini sull’efficacia della videosorveglianza e sull’attività della Polizia Locale è appunto quest’incremento degli ultimi giorni. E nei prossimi mesi l’attività investigativa aumenterà ancora con l’istituzione di un nucleo di polizia ambientale (introdotto con la recente riforma del Corpo di Polizia Locale dell’Alta Valsugana) e l’entrata in attività del gruppo di volontari per l’ambiente, che avranno appunto anche facoltà sanzionatoria (oltre una ventina gli aspiranti).