Ciliegie, più del gelo il pericolo è il moscerino Drosophila Domani convegno a Baselga
Dopo un inverno sin troppo mite ed avaro di precipitazioni, una primavera fredda e a rischio gelate sta mettendo a dura prova il comparto agricolo e frutticolo in Alta Valsugana, dove la vera minaccia è rappresentata dalla forte presenza della Drosophila Suzukii, il moscerino di origini asiatiche che attacca tutti i «frutti a bacca» (dalle ciliegie ai piccoli frutti).
Dopo le nevicate di sabato e domenica (che hanno imbiancato il Pinetano, la Vigolana ed la Panarotta) nelle notti tra lunedì e martedì anche a Pergine e sul conoide della Marzola le temperature si sono abbassate sino a sfiorare lo zero, mettendo in apprensione tanti produttori agricoli e frutticoli della vallata.
«Sono state registrate temperature sino a meno un grado centigrado e in alcune zone (località Paludi e Susà) è stata avviata l'irrigazione antibrina con le apposite girandole - spiega l'assessore all'agricoltura di Pergine Carlo Pintarelli -; difficile capire per ora i danni causati da tali condizioni climatiche e se influiranno sulla fioritura del ciliegio (in altre zone del Trentino si sono toccati anche i meno 4-5 gradi).
Il tempestivo intervento degli agricoltori sembra abbia evitato conseguenze peggiori per fiori e piante». Produttori agricoli perginesi che da alcuni anni sono messi a dura prova dalla presenza sempre più massiccia della Drosophila Suzukii, parassita polifago (moscerino) in arrivo dal Sud-est dell'Asia e che attacca tutte le specie frutticole e viticole.
«Da alcune stagioni la Drosophila Suzukii si sta diffondendo su tutto il territorio dell'Alta Valsugana e del Trentino, e sembra resistere e adattarsi alle condizioni climatiche invernali - conferma l'assessore Pintarelli -.
I vari metodi di cattura sperimentati hanno dimostrato un'efficacia limitata, ed è sempre più importante utilizzare le reti di protezione per i frutteti di ciliegio e per i piccoli frutti. Tutto ciò con notevoli costi per i produttori, difficoltà d'installazione e raccolta del prodotto, ed un impatto ambientale e paesaggistico non sempre ottimale».
Il tema della Drosophila Suzukii e la ricerca di insetti antagonisti (parassitoidi asiatici) è al centro del convegno organizzato dall'assessorato all'ambiente di Baselga domani alle 20.30 al centro congressi «Piné Mille» in collaborazione con il centro di ricerca internazionale Cabi.
«Il ricercatore Lukas Seehausen presenterà lo Studio Dropsa condotto in Svizzera con fondi europei e quindi estendibile ad altri Stati membri - spiega il tecnico Marco Butera che coordinerà il convegno con l'assessore all'ambiente di Baselga Bruno Grisenti -.
Nei frutteti svizzeri si sta sperimentando l'introduzione di imenotteri parassitoidi antagonisti della Drosophila Suzukii, avviando una lotta biologica ed integrata. Una normativa nazionale molto rigida vieta ancora questa pratica in Italia, anche se in passato grazie agli antagonisti naturali è stata sconfitta la mosca cinese del castagno, che minacciava la castanicoltura in Italia. Visti i rigidi protocolli per l'uso dei prodotti fitosanitari, è necessario concentrate la ricerca su metodi integrati e biologici, non limitandosi alla sola cattura massale (reti e trappole), riducendo costi e problematiche della coltivazione dei frutti a bacca e rispettando appieno l'ambiente».