Colpo di fuoco e pioggia meli e ciliegie a rischio
Si sono svolte durante questa settimana le assemblee dei consorzi di miglioramento fondiario del conoide della Marzola (Susà, Canale e Costasavina), rappresentativi di quasi 260 ettari di territori coltivati che rientrano nel consorzio di secondo grado.
Tutti i coltivatori e contadini, all'inizio di questa stagione di raccolta, sono stati messi in guardia dai vari tecnici (della Fondazione Mach, ma anche quelli della coop Sant'Orsola) dei rischi e pericoli della diffusione del «colpo di fuoco», infezione batterica che sta mettendo a dura prova le coltivazioni della zona di Caldonazzo colpendo in particolare gli impianti giovani. In alcuni casi, i danni sono davvero ingenti con perdite della quasi totalità del futuro raccolto.
Per questo i coltivatori della zona perginese sono stati invitati anche a non recarsi nelle campagne maggiormente colpite solo per osservare le manifestazioni dell'infezione: si correrebbe il rischio, infatti, di portare anche nelle campagne perginesi il batterio che pare averle risparmiate almeno finora.
Un problema invece già presente è rappresentato dalle copiose precipitazioni delle scorse settimane: i coltivatori di ciliegie lamentano infatti abbondanti perdite di prodotto a causa della «spaccatura» dei frutti, a seconda della varietà: si va da perdite del 20% fino anche al 70% dei primi raccolti destinati a diventare scarto.
Per quanto riguarda i bilanci, i consorzi di Susà e Canale chiudono in attivo, mentre a Costasavina, con la rottura di una pompa, i consorziati dovranno farsi carico di sostenere questa spesa.
Per quanto riguarda invece i lavori per il nuovo impianto di irrigazione a goccia, nonostante qualche problema i lavori stanno procedendo: in autunno dovrebbero partire gli appalti, con i lavori che inizieranno, se tutto andrà secondo il cronoprogramma, in inverno. Grazie ad una modifica della legislazione introdotta per la ripresa dopo la pandemia di Covid-19, i lavori saranno realizzati in due lotti (e non in 5 o 6 come prospettato inizialmente).
«Stiamo lavorando - spiega il presidente del Consorzio Marzola di secondo grado, Mauro Bianchi - per cercare di apportare alcune modifiche per far risparmiare il più possibile i nostri soci. Siamo ancora in fase di trattative ed è prematuro, allo stato attuale, fare dichiarazioni sui progetti ma contiamo comunque di rispettare i tempi che ci siamo dati».
Il costo totale dell'opera, anche se saranno introdotte alcune modifiche, supererà comunque i 6,5 milioni di euro, coperti all'80% dalla Provincia come da delibera di dicembre 2017. A carico del consorzio di secondo grado rimarrà oltre 1,5 milioni di euro, coperti molto probabilmente da mutuo: spesa che sarà poi ripartita ai consorzi di primo grado di Canale, Susà e Costasavina in maniera proporzionale al territorio interessato dai lavori.