Festa Granda di Canale: non si fa la cena comune (ma il piatto arriva a casa)
Anche a Canale quest’anno la sagra di inizio settembre sarà fortemente segnata dalle restrizioni sanitarie imposte per il periodo di emergenza.
Come accadrà anche per la «festa granda» perginese, il programma deve giocoforza subire variazioni anche pesanti costringendo l’ACS Canale a rivedere, o meglio ripensare un modo per far gustare comunque il «sapore» della sagra rispettando tutte le norme.
Quest’anno però non ci saranno le serate di divertimento con musica, giochi, mostre, la lucciolata e tanto altro, spalmate addirittura su più giorni (solitamente tre) che anticipano la settimana di sagra a Pergine.
Ma come riporta il manifesto della sagra che è stato ideato e pubblicato in paese, l’ACS ha trovato una soluzione per festeggiare «idealmente insieme» la sagra canalota: i volontari dell’associazione, domenica 6 settembre, prepareranno nelle cucine il pranzo su prenotazione e d’asporto, che poi ognuno consumerà a casa sua.
La cucina sarà allestita, come tutti gli anni, nel piazzale davanti alla palestra della scuola elementare: per l’occasione, verrà preparato un piatto unico comprendente polenta, crauti e stinco o, in alternativa, polenta, crauti e lucanica.
La prenotazione va fatta entro il 3 settembre telefonando a Luciano Biasi (333 2847947) o Laura Pergher (340 5258890): la quota per il piatto è di 10 euro. Il ritiro potrà avvenire invece domenica 6 settembre dalle 11.45 alle 13.
«Abbiamo pensato molto - spiega Fabio Pergher presidente dell’ACS Canale- a come poter festeggiare la sagra nonostante le restrizioni in atto. Abbiamo pensato di fare qualcosa per i bambini, qualche momento di divertimento, ma era sempre tutto troppo complicato per le limitazioni che si devono giustamente seguire. Poi abbiamo deciso di offrire quest’opportunità per non far passare proprio la sagra come un giorno qualsiasi, dato che grazie all’ACS sta diventando una tradizione oramai quasi cinquantenaria».
Nonostante il clima di festa tuttavia, quanti saranno impegnati in cucina osserveranno tutte le norme previste: «Ci siamo informati presso gli organi preposti - prosegue Pergher - e questa formula possiamo metterla in pratica. Tutti gli operatori indosseranno la mascherina e seguiranno i protocolli di sicurezza, i piatti saranno singoli e confezionati. Coloro che verranno a ritirarli invece dovranno attendere ordinatamente al cancello del piazzale, accedendo poi uno solo per volta».
Il coronavirus dunque, se da un lato mette molti paletti fra le ruote al divertimento, dall’altro non spegne la voglia di festeggiare ma anzi accende l’inventiva.