Stadio del ghiaccio olimpico di Piné, la Provincia conferma tutto: “Costerà 180 milioni”. Minoranze critiche
L’opposizione va all’attacco della giunta presieduta da Maurizio Fugatti in Consiglio provinciale: “L’Ice Rink sarà una cattedrale nel deserto”
IL CONTO Fincantieri presenta il progetto
TRENTO. I costi iperbolici di oltre 180 milioni di euro previsti dalla proposta alla Provincia di Fincantieri per la realizzazione e gestione per 22 anni dell'Ice Rink Piné, lo stadio del ghiaccio per il pattinaggio di velocità in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, ha fatto insorgere le minoranze del consiglio provinciale.
Molti consiglieri si sono detti esterrefatti di fronte a un'opera dai costi folli, che rischia di diventare una "cattedrale nel deserto" come accaduto alla gran parte degli impianti delle Olimpiadi di Torino.
La posizione della Provincia
"La Provincia autonoma di Trento prende atto che il Nucleo di analisi e valutazione degli investimenti pubblici (Navip) ha ascoltato l’illustrazione, ad opera dei promotori, del progetto relativo ad una nuova struttura per il pattinaggio su ghiaccio sull’altopiano di Piné, da realizzarsi nella modalità del partenariato pubblico-privato.
Il progetto ha un costo nell’ordine di grandezza dei 108 milioni di euro, con un canone di disponibilità della struttura di 22 anni. Elementi che portano la cifra complessiva dell’investimento a circa 180 milioni di euro. La Provincia comunica che inizia, da questo momento, l’istruttoria tecnica riferita alla proposta per la progettazione, costruzione e gestione tecnica della struttura.
Per ogni valutazione in merito è doveroso attendere la conclusione di tale istruttoria.”