Pergine / Il caso

Minori a San Vito, sale la tensione: protesta dei residenti, scattano i trasferimenti

All'origine del disagio nella frazione il comportamento di alcuni soggetti fra gli ospiti della struttura all'ex San Patrignano: ora l'area è presidiata dai carabinieri e oggi, lunedì 29 aprile, sono in programma gli spostamenti dei giovani coinvolti

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di Luigi Oss Papot

PERGINE. Quasi tutta la comunità di Castagné San Vito, ieri verso mezzogiorno, è scesa in piazza, davanti alla struttura dell'ex San Patrignano, in un atto di spontanea e pacifica manifestazione: questo dopo che ieri si è verificato l'ultimo episodio, in ordine di tempo, di disordini che ha visto come protagonisti alcuni minori extracomunitari non accompagnati, ospiti della struttura dell'ex San Patrignano. È stata la classica "goccia che ha fatto traboccare il vaso", dopo minacce, intrusioni in aree cantiere, un'aggressione nei confronti di un anziano.

L'ennesimo intervento di una pattuglia di carabinieri della Compagnia di Borgo ha placato gli animi, sia fra la comunità ospitata nella struttura gestita ora dalla coop Kaleidoscopio che fra i residenti che si sono dichiarati impauriti e preoccupati per la situazione, oltre che esausti dal continuo clima di tensione causato, va detto, da solo alcuni soggetti minori non accompagnati e non da tutta la comunità ospitata. Uno dei minori in questione, tuttavia, anche mentre la comunità era in strada alla presenza dei carabinieri, urlava minacce dalle finestre dell'ex San Patrignano.

Il rappresentante frazionale, Sandro Gretter, con la pattuglia dell'Arma intervenuta sul posto si è fatto portavoce del malcontento della comunità, comprensibilmente scossa ed in alcuni casi arrabbiata per quanto vissuto in queste settimane. Ha raggiunto San Vito anche il sindaco Roberto Oss Emer.

Sindaco che ha spiegato come solo nell'ultima settimana abbia fatto quattro incontri con il prefetto, il questore ed abbia interloquito con il presidente Maurizio Fugatti, il responsabile della coop Michele Odorizzi e con il dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali, Giancarlo Ruscitti: «Ho fatto tutto quello che era in mio potere e competenza - ha detto - e di sicuro non mi sono nascosto. Frattanto, d'accordo con il comando della Compagnia, una pattuglia di carabinieri sarà stabile a San Vito fino a lunedì (oggi, ndr), quando inizierà il trasferimento dei minori non accompagnati in altre strutture».

Dopo che i residenti sono venuti a conoscenza di queste notizie, il capannello di persone si è via via assottigliato fino a sciogliersi, dopo un paio d'ore di permanenza in strada: ciononostante, nel pomeriggio diversi residenti si sono comunque recati alla stazione dei carabinieri di Pergine per presentare denunce e palesare anche formalmente il malessere.

Come già ricordato dallo stesso Odorizzi in occasione dei primi disordini all'ex San Patrignano, questi fatti non danneggiano solo la comunità che ospita i progetti della cooperativa, ma anche gli stessi ospiti che nulla c'entrano con le problematiche di alcuni soggetti fragili, andando a minare il clima di reciproca convivenza (all'ex San Patrignano sono ospitati anche i profughi ucraini, famiglie di altre nazionalità ed anche alcuni ospiti della rsa "I larici" che si trovava nei padiglioni dell'ex ospedale psichiatrico di Pergine).

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