SAN CRISTOFORO. Inizio difficile per la stagione turistica e balneare sulle sponde perginesi del lago di Caldonazzo (che si fregia della «bandiera blu» del Touring, che campeggia orgogliosa sulla ringhiera del Municipio). Prima il livello del lago che, per le piogge, si era alzato quasi di un metro allagando anche la riva. Poi la nuova tegola. È stata emessa infatti nel pomeriggio di ieri un'ordinanza del sindaco di Pergine Roberto Oss Emer che decreta il divieto temporaneo di balneazione nelle acque del lago di Caldonazzo, nei pressi del Lido di San Cristoforo, a partire da ieri, ma già revocata oggi con il rientro dei diversi parametri microbiologici nei limiti di norma.

Un divieto di balneazione emanato in seguito ai rilievi ed esami di prova effettuati dall'Azienda provinciale protezione ambiente (Appa) nella giornata di martedì 11 giugno nei pressi del Lido, che hanno evidenziato la "non conformità microbiologica" di alcuni parametri stabiliti dalla apposite normative.

«Un divieto di balneazione temporaneo legato, si presume, alla abbondanti precipitazioni meteoriche dell'ultimo periodo - spiega il sindaco Oss Emer - piogge abbondanti che hanno provocato degli sversamenti nel lago di San Cristoforo a causa del "troppo pieno" di alcuni ramali dell'acquedotto o della rete delle acque bianche o nere.

Non si tratta invece delle presenza di idrocarburi o della fioritura algale di qualche specie tossica per l'uomo o gli animali».

Nuovi controlli di Appa svolti oggi hanno rilevato valori nella norma, e il divieto è stato tolto. 

«Ho già rassicurato i titolari del Lido di San Cristoforo, che in questo avvio di stagione sfortunato e problematico hanno dovuto subire l'allagamento della loro spiaggia, registrando non pochi disagi e problematiche» ha detto il sindaco.