L'associazione ha denunciato gli autovelox di Pergine, il Commissario del Governo risponde
Il Prefetto Petronzi: «al Commissariato del Governo spetta unicamente l'individuazione con proprio decreto di talune tipologie di tratti di strada nei quali non è possibile procedere in condizioni di assoluta sicurezza al fermo dei veicoli per la contestazione»
PERGINE. Dopo l’ennesima sentenza che annulla contravvenzioni al Codice della strada, comminate con autovelox fissi, l’Associazione «Altvelox Associazione Nazionale Tutela Utenti della Strada» aveva inviato la propria denuncia al Commissario del Governo, in relazione agli autovelox del Comune di Pergine sulla statale 47 della Valsugana.
Il Prefetto Petronzi, in questi giorni, ha risposto. E afferma: «Si riscontra l'esposto di pari oggetto, con cui codesta Associazione chiede a questo Commissariato del Governo di "revocare con effetto immediato l'autorizzazione concessa al Comune di Pergine Valsugana (TN) per l'utilizzo del rilevatore elettronico di tipo fisso sulla SS47 della Valsugana al Km.120+00 ed ogni altro analogo rilevatore anche se non qui citato".
Al riguardo, si rappresenta che, in materia di dispositivi di rilevamento a distanza delle infrazioni per eccesso di velocità, al Commissariato del Governo spetta unicamente l'individuazione con proprio decreto di talune tipologie di tratti di strada nei quali (per via delle caratteristiche e condizioni strutturali e plano-altimetriche) non è possibile procedere in condizioni di assoluta sicurezza al fermo dei veicoli per la contestazione immediata.
Tale provvedimento prefettizio è emesso all'esito di un complesso procedimento amministrativo che coinvolge in sede istruttoria altre Pubbliche Amministrazioni, tra le quali gli organi di polizia stradale e l'Ente proprietario della strada».
Rimane quindi quello che la legge prevede: chi voglia contestare una contravvenzione, lo può fare singolarmente. Ma non è compito del Commissario di Governo far togliere gli autovelox.