Truffa degli investimenti in oro: a rimetterci la squadra del Valsugana Basket, lasciata a secco dallo sponsor
Il sodalizio era finanziato principalmente dal Global Group Consulting, che però a un certo punto è scomparso lasciando le casse a secco; poi la scoperta
CIVEZZANO. Un comunicato diffuso per far chiarezza sulle voci che circolano e per dire una sorta di “ci siamo e stiamo lavorando per affrontare i problemi”. La firma è del Valsugana Basket. È da alcune settimane che da Civezzano e Pergine viaggiano in direzione Trento e ben oltre voci di un club in difficoltà, che non paga i giocatori e che la partecipazione alla B Interregionale inizia a essere messa in seria discussione.
Nel comunicato, indirizzato a genitori, atleti, ragazzi, ragazze, tifosi e tifose del club si legge: «Sono comparse sui giornali notizie che vedono Global Group Consulting (primo sponsor del club, ndr) al centro di una indagine della Guardia di Finanza coordinata dalla Procura di Milano. Vogliamo informare tutti che da inizio stagione, luglio 2024, nonostante numerose promesse, la sovra indicata azienda ha interrotto senza motivazione il sostegno finanziario a Valsugana Basket senza dare specifiche informazioni… Global Group Consulting ha avuto sempre un ruolo esclusivamente di sponsor nelle stagioni precedenti; pertanto, la società ribadisce la propria estraneità ai fatti».
Poi la conferma: «Questa situazione ha messo Valsugana Basket in una condizione economica gravosa… Vogliamo informarvi che stiamo interloquendo in queste ore con tutti i soggetti coinvolti e collegati alla società per trovare una soluzione capace di mantenere vivi Valsugana Basket e il futuro sportivo di tutti i nostri atleti, mini-atleti e staff».
È stata dunque la notizia dell’indagine avviata dalla Procura di Milano (anche per prenderne le dovute distanze) a indurre la dirigenza del club a portare alla luce la situazione con la quale la dirigenza sta facendo i conti e alla quale lavora da molto più tempo di quel che si pensi. Il presidente Francesco Bortolamedi, riguardo l’attuale stato dell’arte, però non si sbottona: «La situazione è delicata, stiamo lavorando su più fronti, ma al momento non mi è possibile aggiungere altro».
Ma altro, però, c’è dato sapere. La situazione è davvero seria. Un giocatore (Scanzi) ha già lasciato la squadra a inizio gennaio, mentre il resto del roster al momento rimane al proprio posto anche se da parte del presidente e, par di capire, appoggiato da parte della dirigenza, è lasciata piena libertà ai giocatori – ai quali è stata fatta presente la situazione reale - di decidere come comportarsi.
Chi resta bene, ma nessun rancore per chi se ne andrà, c’è stato detto.
Presidente e dirigenza che già in dicembre, visto il buco lasciato dalla Global Group Consulting, c’è stato ancora confermato, si erano attivati con aziende del territorio per trovare le risorse necessarie almeno per terminare la stagione. Un pessimo momento di certo per chiedere soldi alle aziende con i budget per sponsorizzazioni ormai prosciugati, ma ottimo per intessere rapporti che potrebbero andare anche oltre alla semplice “trasfusione di sangue” necessaria a tamponare economicamente la stagione in corso.
Ce la faranno Bortolamedi e i suoi sodali a salvare il Valsugana Basket? La situazione appare in stallo, diciamo che le possibilità sono fifty – fifty, ma se i giocatori almeno per un po’ non mollano, la squadra potrebbe riuscire a passare alla seconda fase del campionato e poi concludere la stagione lasciando al club un titolo di B Interregionale in tasca, magari per poi venderlo e ricordarsi dei giocatori.
Nel frattempo, i “clienti” raggirati raccontano come sono andate le cose. «Fino a luglio 2024 la rendita mensile è sempre arrivata, pari al 4% dell'importo investito, così come da contratto. Per due anni tutto è andato perfettamente, i pagamenti sono stati regolari. Poi ci è stato comunicato che non sarebbe più stato possibile richiedere mensilmente la rendita, ma solo ogni tre mesi: erano cambiate le condizioni. Dall'estate scorsa non ho più ricevuto denaro».
Parla uno dei risparmiatori trentini che si è affidato alla Global Group Consulting, società finita sotto inchiesta con l'accusa di aver truffato migliaia di persone. «Un mio amico ha iniziato ad investire nel 2019 e mi raccontava che ciò che era scritto nel contratto era vero: lui ha sempre ricevuto il 4% ogni mese. Finché tutto è saltato».
La domanda se la pongono in tanti: non le è venuto alcun dubbio in merito ad una proposta finanziaria così favorevole? La rendita promessa era pari al 48% annuo: tanto, forse troppo…
Certamente i dubbi li ho avuti. Infatti quando il mio amico mi ha raccontato di aver affidato diverse decine di migliaia di euro alla Global Group Consulting, spiegandomi che si trattava di una rendita sicura, ero scettico. Anni dopo, sapendo che lui continuava ad incassare mensilmente il denaro e che aveva ottenuto più della cifra iniziale, ho voluto sapere qualcosa di più riguardo all'investimento. Mi hanno presentato un promotore trentino (non il soggetto indagato, ndr) che mi ha spiegato tutto con chiarezza e più volte ha sottolineato che la società era fatta di persone e non di numeri, che lui ci metteva la faccia e che mi avrebbe presentato anche le altre persone che ruotavano attorno alla società. Venivano organizzati eventi per incontrarsi.
Intende le cene che, come si legge nell'informativa della guardia di finanza, si tenevano il martedì sera a Pergine?
Sì, ci sono andato pure io una volta. C'era una quota di partecipazione di 50 euro. Una serata in un ambiente elegante con aperitivo, cena e pianobar, in un attico. Dicevano che questi incontri erano una dimostrazione che era tutto regolare, che nessuno si nascondeva. Si facevano collegamenti con altre sedi, ad esempio con Verona.
Lei non ha mai avuto sospetti in merito? Sapeva ciò che stava acquistando?
È difficile avere sospetti se per quasi due anni la rendita arriva sempre puntuale. La società proponeva l'acquisto di oro che sarebbe stato investito in una società farmaceutica. C'era una app in cui si poteva controllare il proprio portafoglio. Gli importi non solo li vedevo virtualmente, ma potevo chiedere l'immediato accredito sul mio conto corrente. È successo parecchie volte che disponessi il trasferimento dei soldi in banca: l'operazione avveniva senza intoppi. In qualunque momento, previo appuntamento con il consulente, l'investitore poteva chiedere il prelievo del deposito.
A luglio 2024 però le condizioni sono cambiate. Con il senno di poi, non si è mai verificato nulla che potesse far scattare il "campanello d'allarme"?
Da parte mia nessun sospetto. Mi hanno pure fatto firmare documenti per l'antiriciclaggio: sembrava tutto in regola. C'è un altro particolare che mi aveva dato fiducia: il denaro della rendita mensile poteva essere "investito" nell'acquisto di prodotti e servizi, attraverso la app della società: sul loro sito ci sono molti ristoranti locali pubblicizzati, ma anche altre attività trentine. Ho solo avuto un momento di incertezza, quando, ad inizio 2024, una mia conoscente ha deciso di chiedere la restituzione del capitale investito, circa 40mila euro.
Dunque c'erano state avvisaglie di un possibile raggiro?
Diciamo che ho avuto un brivido quando lei mi ha confidato di aver scoperto che la Global Group Consulting aveva un capitale di 3.500 euro: troppo poco per un giro di denaro che, come è facile immaginare, era di centinaia di migliaia di euro.
Ed il denaro è stato restituito alla sua conoscente?
Sì, per intero. E per la durata del contratto lei aveva beneficiato della rendita mensile. Come dicevo, tutto nella Global sembrava funzionare bene. L'amico che per primo me ne aveva parlato aveva firmato il contratto nel 2019: non ha avuto problemi fino a luglio 2024.