Usi Civici / Voto

Asuc di Pergine, quorum del 30 per cento raggiunto (per un pelo) alla seconda consultazione

Appelli Facebook, manifesti, cartoline e anche auto con il megafono in giro per le strade per scongiurare l’annullamento: ha funzionato

di Luigi Oss Papot

PERGINE. Erano da poco passate le 20 di ieri quando è arrivata la notizia che tanti aspettavano: è stato raggiunto il quorum del 30% degli aventi diritto al voto alle elezioni per il rinnovo del comitato Asuc di Pergine.

Un risultato raggiunto davvero al fil di lana, a poco meno di due ore dalla chiusura dei seggi dopo due giorni di apertura e 28 ore di seggi aperti, in quanto in questa seconda consultazione (dopo la prima andata nulla a settembre 2024) si è votato su due giornate, dalle 8 alle 22, al seggio al piano terra della filanda, in piazza Gavazzi.

Gli aventi diritto al voto erano 6.929, ed il quorum del 30% voleva dire che avrebbero dovuto recarsi ai seggi almeno 2.079 votanti: un risultato, per l'appunto, raggiunto quasi alla fine del tempo utile per poco meno di un centinaio di voti, e con tutti i mezzi possibili per la propaganda. Da quelli più moderni e assodati, come la pubblicità sui social ed il volantinaggio casa per casa, a quelli più retrò ma ugualmente efficaci, come la macchina con l'altoparlante che a più riprese ha girato per le vie di Pergine per ricordare il voto.

In molti, infatti, sono giunti ai seggi spinti da questo richiamo d'altri tempi o perché i candidati al rinnovo del comitato si sono messi a scorrere la rubrica del telefono per chiedere il voto necessario per raggiungere il quorum.

Man mano che il tempo utile al voto si riduceva, cresceva di pari passo la febbre per sapere se questo sforzo si sarebbe rivelato fruttuoso. Poi, dopo l'ennesimo riconteggio dei votanti, in serata è arrivata la notizia ufficiale: la votazione si poteva ritenere valida. Molti anche i giovani che in questo secondo turno si sono recati alle urne, oltre a tanti stranieri (albanesi in particolar modo) e perginesi acquisiti provenienti da altre regioni italiane che hanno imparato a conoscere il valore dell'Asuc.

Al termine della prima giornata di voto, sabato, si contavano appena 800 voti: un primo risultato che ha fatto tremare le vene ai polsi in quanto si temeva che durante la giornata di ieri, se si fosse replicato questo copione, non si sarebbe raggiunto il quorum.

Soddisfatto il presidente uscente dell'Asuc, Gino Froner, che fino all'ultimo temeva la nullità della consultazione ma che è stato ringraziato da tutti per il lavoro di questi ultimi cinque anni: «Sicuramente - ha scherzato ieri sera Froner - questa notte dormirò più sereno. È vero infatti che avremmo avuto ancora una possibilità, con la terza consultazione, ma è altrettanto vero che le persone sarebbero state forse stufe di vederci chiedere il voto. Ad ogni modo, ce l'abbiamo fatta, e questo è l'importante. Per i prossimi cinque anni il comitato Asuc sarà in carica per gestire il patrimonio collettivo».

Chiusi i seggi, gli scrutatori hanno poi dato subito inizio allo spoglio, per decretare le cinque persone che andranno a comporre il nuovo comitato e fra cui sarà nominato il nuovo presidente.


 

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