Asuc: ecco il nuovo comitato, ora la nomina del presidente
Il più votato Michele Betti, seguino gli altri quattro componenti: Paola Vicentini, Piera Brunet, Andrea Moser e Sergio Paoli. La partecipazione, in due giornate, si è fermata al 31,1%, di poco inferiore a quella registrata cinque anni fa, quando fu necessario ripetere la consultazione per raggiungere il quorum
PERGINE - Alle 22 di domenica sera, i votanti complessivi per il rinnovo del comitato Asuc di Pergine, erano 2.158,79 in più del minimo necessario per raggiungere il quorum del 30% degli aventi diritto (che in totale erano 6.929). La percentuale di votanti dunque si è fermata al 31,1%, di poco inferiore a quella registrata cinque anni fa, quando fu necessario ripetere per due volte la consultazione perché al primo turno il quorum diventò un ostacolo troppo alto da aggirare.
Ad ogni buon conto, dopo due giornate di voto (mai avvenuto prima) e tam tam per richiamare al voto più persone possibile, domenica sera il risultato che si sperava è stato raggiunto.
Le operazioni di spoglio sono iniziate subito dopo la chiusura dei seggi: il più votato risulta essere Michele Betti con 754 preferenze, seguito da Paola Vicentini (684 preferenze), Piera Brunet (622 preferenze, unico membro del comitato uscente che si è ricandidata), Andrea Moser (616 preferenze) e Sergio Paoli (571 preferenze).
Saranno loro cinque a formare il nuovo comitato e fra loro verrà designato il nuovo presidente alla prima riunione utile.
Questi i voti agli altri candidati, non eletti: Gabriele Filippi (522 preferenze), Mauro Fruet (503 preferenze), Stefano Stelzer (500 preferenze), Marcello Pallaoro (431 preferenze), Paolo Facchini (416 preferenze), Paolo Faletti (376 preferenze), Claudia Marchiori (357 preferenze), Tarcisio Ballerin (355 preferenze), Andrea Facchinelli (326 preferenze), Guido Pilati (237 preferenze).
Se la validità di questa seconda tornata elettorale ha scongiurato il rischio che, dopo una terza ed ultima chiamata al voto, tutta la gestione dell'amministrazione per l'uso civico passi al Comune di Pergine, perdendo quindi una tradizione che dura da mezzo millennio, il risultato davvero stiracchiato pone ora grandi interrogativi per il nuovo comitato eletto: coinvolgere e far conoscere ancora di più l'operato ed il valore degli usi civici, ai perginesi ed anche e soprattutto ai giovani, che nei prossimi anni saranno chiamati a portare avanti un diritto che, a Pergine, risale al 1531.
È apparso evidente, infatti, come molte persone si siano avvicinate al voto sapendo poco o nulla sull'Asuc e sull'attività che ogni anno svolge, che non limitato soltanto a distribuire le part di legna da ardere.
Per il futuro, comunque, oltre allo "snellimento" burocratico dell'ente con il riconoscimento di "dominio collettivo", non dovrebbe più porsi il problema del quorum al 30%: se venisse approvato un emendamento in corso di valutazione in Provincia, per le Asuc i cui residenti superano i 5 mila abitanti il quorum necessario per la validità della consultazione elettorale si abbasserebbe al 15%.Scontato dirlo, si abbasserebbe di conseguenza anche il pericolo di estinzione di un ente storico per il territorio.
[Nella foto, da sinistra, Michele Betti, Paola Vicentini, Piera Brunet, Andrea Moser e Sergio Paoli]