La polemica: «Gli Schützen continuano a crescere»
Ezio Cescotti rispondi attraverso l'Adige a chi vuole ridimensioniare gli Schützen. «Non potete spegnere lo spirito che anima un popolo, di riappropriarsi della sua storia, delle sue tradizioni, togliendosi di dosso tutte quelle falsità con le quali si è tentato di darle un'altra coscienza, un'altra storia non sua. L'odio, il rancore, la zizzania portano a delle pericolose contrapposizioni, che danneggerebbero la nostra terra, già da molto tempo sotto tiro da parte delle altre regioni. Pensiamo a questo e anche a quanto è bello vivere in pace, pur nella pluralità delle idee»
ARCO - "Anche il signor Adorno - scrive Ezio Cescotti di Arco - non trova di meglio per attaccarci, che far leva sul facile pretesto degli scarsissimi contributi provinciali, che pochi Schützen hanno potuto godere. Si vede che dei vari articoli proposti dai quotidiani locali, si è limitato alla semplice lettura dei titoloni, senza leggere in dettaglio a chi, quei soldi sarebbero effettivamente andati. Allora avrebbe visto che la maggior parte erano contributi destinati alle bande e ai cori, alle filodrammatiche del Trentino e che solo l'infinitesima parte era destinata a noi, che come cittadini di questa terra, abbiamo il diritto di ricevere dei contributi, come li ricevono le migliaia di varie associazioni di volontariato, molte delle quali non esplicano alcuna attività sul territorio.
Adorno lancia l'appello «ridimensioniamo gli Schützen». Le assicuro che è come fare un buco nell'acqua. Ogni anno nasce una nuova compagnia, non solo composta da signori di una certa età, ma da tanti giovani. Vuol dire che la nostra vera storia prima o dopo si verrà a sapere. Non potete spegnere lo spirito che anima un popolo, di riappropriarsi della sua storia, delle sue tradizioni, togliendosi di dosso tutte quelle falsità con le quali si è tentato di darle un'altra coscienza, un'altra storia non sua. Invece di pensare come fare a ridimensionarci, si legga qualche buon libro di vera storia e rifletta. L'odio, il rancore, la zizzania portano a delle pericolose contrapposizioni, che danneggerebbero la nostra terra, già da molto tempo sotto tiro da parte delle altre regioni. Pensiamo a questo e anche a quanto è bello vivere in pace, pur nella pluralità delle idee".