«I veri sprechi? Le divise degli Schützen»
«Un conto è fare intrattenimento. Altra cosa è fare cultura. E sulla cultura ad Arco abbiamo già tagliato il 18% del bilancio, per non farlo sulle attività sociali. I veri sprechi vanno cercati altrove: magari nelle centinaia di migliaia di euro spesi per le divise degli Schützen da un assessore autonomista come quell'onorevole che ci critica per gli euro investiti sul concerto di Penderecki al castello». Parola dell'assessore alla cultura arcense Max Floriani
TRENTO - «Un conto è fare intrattenimento. Altra cosa è fare cultura. E sulla cultura ad Arco abbiamo già tagliato il 18% del bilancio, per non farlo sulle attività sociali. I veri sprechi vanno cercati altrove: magari nelle centinaia di migliaia di euro spesi per le divise degli Schützen da un assessore autonomista come quell'onorevole che ci critica per gli euro investiti sul concerto di Penderecki al castello».
L'assessore alla cultura arcense Max Floriani risponde così alle critiche, per nulla velate, di chi riteneva troppi i soldi stanziati per «Contemporanea» e in particolare per la performance del compositore polacco alla lizza venerdì scorso. Non ha in mano i numeri ufficiali, né quelli del pubblico né quelli dei costi finali. Si parla di 200 persone paganti e una quarantina di ingressi omaggio (legati agli organizzatori). E di quei 110 mila euro destinati a scendere per l'effetto degli ingressi a pagamento (25 euro) e dei contributi in arrivo dal ministero polacco e dalla Comunità di valle.
«Duecento paganti? Per noi va bene così - dice Floriani - eventi particolare come questo difficilmente possono farne molti di più. Non è un concerto in piazza con la gente che si ferma ad ascoltare mentre porta a spasso il cane o mangia il gelato. C'erano statunitensi in platea l'altra sera e tutto il pubblico era qualificato, fatto da appassionati, gente che non era lì per caso ma proprio per vedere dal vivo Penderecki. Il suo nome non sarà mediatico, ma è uno dei più grandi compositori viventi al mondo».
L'assessore poi risponde a Mauro Ottobre che l'aveva attaccato per gli investimenti fatti su «Contemporanea» a fronte delle risorse modeste a disposizione dello sport giovaniel (Ottobre è presidente della "Baone"): «Non mischiamo sport e cultura - dice Floriani - mi meraviglio di ragionamenti simili da un ex amministratore comunale. Pensi anche lui alle divise degli Schützen».