A Riva per Capodanno si va verso i cento tuffatori

Tutto pronto, o quasi, per il tradizionale tuffo di Capodanno in piazza Catena, uno degli eventi che caratterizzano il periodo e che la città segue con crescente simpatia. «È un'iniziativa estemporanea e non organizzata - spiega Fabrizio Di Stasio, patron e anima della manifestazione - nel senso che chiunque è libero di partecipare ed è il benvenuto. L'obiettivo di quest'anno è quello di superare quota cento tuffatori, nel 2013 eravamo in 94»

Tutto pronto, o quasi, per il tradizionale tuffo di Capodanno in piazza Catena, uno degli eventi che caratterizzano il periodo e che la città segue con crescente simpatia.
«È un'iniziativa estemporanea e non organizzata - spiega Fabrizio Di Stasio, patron e anima della manifestazione - nel senso che chiunque è libero di partecipare ed è il benvenuto. L'obiettivo di quest'anno è quello di superare quota cento tuffatori, nel 2013 eravamo in 94».
Per ragioni di sicurezza - spiegano gli organizzatori - quest'anno il tuffo si farà in ordine di iscrizione. Appuntamento alle 11 di mattina, cambio e "raffreddamento" per preparsi anima e corpo all'impresa, poi bagno alle 12 al primo rintocco della "Renga", la campana della vicina Torre Apponale.
Dopo il tuffo ci sarà il brindisi offerto da una nota cantina di vini e successivamente il pranzo presso il ristorante La Fattoria (10 euro il costo e  prenotazione obbligatoria al numero 334 2439406).
Gli organizzatori ricordano «che sono assolutamente vietate le mute e le coperture di qualsiasi tipo, escluso naturalmente il costume da bagno (al massimo un "bermuda").
Dopo l'appello che abbiamo lanciato proprio attraverso i giornali - conclude Di Stasio - quest'anno abbiamo persino gli sponsor che desidero ringraziare: ristorante pizzeria "La Fattoria" di Stefano Civettini, studio "Diagramma" di Pietro Lo Grasso, la Farmacia dello sportivo e della sportiva di Giorgio Martini, oltre ovviamente alle Cantine Mezzocorona».
Durante il tuffo ci sarà una raccolta fondi per finanziare l'attività del comitato «Giacomo Cis».

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