Betta ritira i risparmi e invita gli arcensi a fare altrettanto
Estrema protesta contro Poste Italiane per lo sportello di Bolognano ormai condannato
Un fronte compatto contro la chiusura del presidio postale di via Stazione, a Bolognano.
Questa mattina il sindaco Alessandro Betta e la giunta - erano presenti anche il vicesindaco Stefano Bresciani e l'assessore Stefano Miori - hanno manifestato, insieme ad un nutrito gruppo di cittadini e residenti, contro la chiusura dell'ufficio postale della frazione, prevista per il prossimo 7 settembre.
Simbolicamente il sindaco Betta ha ritirato i risparmi dal proprio libretto postale insieme alla modulistica necessaria per estinguere il conto di famiglia, dove alla madre veniva accreditata la pensione. Ha poi invitato i cittadini a seguirlo e a imitare questa forma di protesta civile contro «Poste Italiane spa».
«Siamo qui - ha affermato il primo cittadino - per lanciare un messaggio di profonda indignazione, per come siamo stati trattati da Poste italiane. Quest'ufficio è funzionale non solo alla comunità di Arco ma anche per i comuni limitrofi, un presidio dove non si trovano code chilometriche ma che conta comunque decine e decine di utenti ogni giorno.
Poste italiane sta prendendo in giro un'intera comunità che in maniera seria ha raccolto delle firme, decidendo di ignorarla completamente senza dare spiegazioni». Come ultima provocazione, il sindaco Betta ha poi deciso di inoltrare le duemilasettecento firme contro la chiusura dello sportello a poste italiane tramite i canali dell'agenzia «Poste Private Trento».