Gilmozzi: «Loppio-Busa, via ai lavori nel 2017»
L'assessore alle Infrastrutture conferma il collegamento Adige-Garda ma ammette alcuni problemi sul fronte del project financing
«Il supertunnel e la nuova strada Loppio-Alto Garda si farà e i lavori inizieranno nel 2017». L’assessore provinciale alle infrastrutture e lavori pubblici, Mauro Gilmozzi (Unione per il Trentino), conferma l’intenzione della giunta provinciale di procedere con la realizzazione del nuovo collegamento stradale tra la Vallagarina e il Basso Sarca, nonostante lo stop momentaneo dettato dall’austerity. Così, dopo Ugo Rossi, in occasione dell’inaugurazione della sede Patt di Riva, ora anche Gilmozzi rimarca il punto.
Peraltro Gilmozzi ammette alcuni problemi sul fronte del project financing, il sistema voluto per realizzare l’operazione da 263 milioni di euro, un metodo che, in generale, consente al privato di costruire e poi ottenere in gestione il bene per un preciso numero di anni, una strategia che, al di là delle contestazioni degli ambientalisti proprio sull’antieconomicità, pare che pare stia rendendo complessa l’intera manovra creando forse difficoltà sul reperimento dei fondi.
«Il nuovo collegamento stradale Loppio-Alto Garda si farà presto. C’è stato lo slittamento sul bilancio - spiega Gilmozzi - per cui sono state prolungate le procedure ma si riparte con l’iter a fine anno. Sono stati selezionati 7 o 8 gruppi di interesse (nel 2014 ndr) che parteciperanno al bando. Erano stati invitati a presentare un progetto per la gara d’appalto. Ora procederemo con un invito ufficiale perché facciano proposte e offerte, sarà un passaggio che terminerà entro il 2016 in modo da poter iniziare con i lavori nel 2017».
Alla richiesta se il sistema adottato, quello del project financing, non sia troppo macchinoso o oneroso per le casse pubbliche Gilmozzi risponde: «Potrebbero esserci dei problemi ma stiamo valutando con attenzione perché la finanza di progetto potrebbe rivelarsi molto costosa anche se abbiamo ridotto l’impatto finanziario. Perché in effetti se una società che partecipa dovesse emettere dei titoli, questi sarebbero molto costosi in Italia piuttosto che sul mercato europeo: sono ragionamenti che facciamo anche sul Not, il nuovo ospedale del Trentino... In ogni caso - conclude Gilmozzi - nel 2017 il cantiere parte».