Villa san Pietro, un grido di dolore
Durante la raccolta di firme per il ripristino dei giardini storici, è stato sollecitato dalla gente a qualche presa di posizione sull’operazione edilizia che vede il ridisegno globale del complesso di Villa San Pietro, ecco dunque l'intervento di Gilberto Galvagni a nome del comitato per la Salvaguardia dell’olivaia
«Non facciamo niente. Siamo nell’impossibilità di fare, il tutto - spiega - è passato attraverso le vie ufficiali, gli imprenditori hanno ottenuto tutte le autorizzazioni a procedere, e il progetto è stato deffinitivamente avallato da un voto espresso a maggioranza in seno al consiglio comunale».
Premesso questo, un appello però, «permetteteci, lo facciamo: gentili signori impreditori e gentili consiglieri di maggioranza, ci appelliamo al vostro buon senso, alla vostra sensibilità di cittadini, quello che andrete a realizzare, quello che avete approvato... quei tre condomini di 5 piani pari a una altezza di 16 metri cadauno... una volta abbattuta la “storica” struttura del S. Pietro, faranno venir meno un importante “quinta” di Arco stravolgendone il cuore stesso, questo dovrebbe quantomeno farvi riflettere. Vorremmo ora, metaforicamente accompagnarvi in una passeggiata partendo dalla bellissima piazza III Novembre e appoggiati al colonnato dei “pòrteghi” (di Palazzo Giuliani) farvi guardare le balze del Baldo, da lì osserverete l’angolo del palazzo municipale a sinistra, l’angolo della nostra seicentesca Collegiata a destra e oltre, lo storico palazzo Marchetti con i suoi camini stile veneziano stagliantesi nell’azzurro. Ecco, ora chiudete gli occhi, immaginate oltre queste antiche e storiche visioni, là, in fondo, tre freddi parallelepipedi a nascondere la verde panoramica del Baldo. Ora, per cortesia, salite con noi verso il sentiero che porta al nostro vetusto e amato castello e sostando al punto panoramico recentemente realizzato dal Comune... i rossi tetti storici, i campanili a festa attorniati da garrule rondini S. Anna, la Colleggiata, e in fondo l’antico ospitale... ecco, ora chiudete gli occhi, immaginate quei tre condomini alti 16 metri... Ancora uno sforzo, saliamo lassù, al piazzale della Lizza all’interno del maniero... che meraviglia! Alle spalle la facciata della torre antica, uno sfondo romantico decantato da pittori e poeti e... la bella Arco posta a semicerchio ai piedi della rupe color d’argento all’ondulato movimento degli ulivi mossi dal vento...ecco, ora chiudete gli occhi...ponete lì, fra queste amene, coinvolgenti e stupende panoramiche quei tre condomini di cinque piani... ma che c’azzeccano! Ebbene gentili e sconosciuti imprenditori ci appelliamo al vostro agire, legittimo è investire i propri capitali, ma farlo, attuando progetti consimili in luoghi che affinano il cuore, è assai triste per i più».
«E voi - conclude - amici consiglieri di maggioranza, alzare la mano per “ordine di scuderia” e avallare un sifatto progetto che andrà definitivamente a deturpare l’armonia di luoghi violando la tutela degli insiemi, ascoltatelo quel grido di dolore che dalla terra s’eleva al cielo, i cittadini vi ringrazieranno».