Una folla commossa per l'addio a Betty Berasi

di Roberto Vivaldelli

I ricordi delle amiche più care, le parole di don Walter Sommavilla, l’affetto di tutta la comunità di Arco. Una chiesa Collegiata gremitissima ha dato il suo commovente addio a Elisabetta «Liz» Berasi, la 35enne psicoterapeuta morta lunedì pomeriggio nello schianto contro il guard rail in tangenziale a Bussolengo mentre si trovava alla guida della sua moto.

Un fulmine a ciel sereno per tutti, una morte improvvisa, inaspettata, così difficile da accettare.

Toccanti e intense le testimonianze delle amiche, che hanno voluto omaggiare Elisabetta con alcuni ricordi e pensieri: «Eri arrivata tu, il mio equilibrio - hanno detto -. Eri aria, fuoco, libertà e tanta felicità. Ci mancherai moltissimo».  
«Ciao Betty - ha ricordato un’altra amica - è difficile racchiudere tutte le cose che volevo dirti in poche parole. Rimangono i ricordi, che fortunatamente sono indelebili. In questi giorni terribili proprio quei ricordi ci hanno aiutato ad affrontare con un sorriso la tua scomparsa. È stato un colpo terribile Betty, inaspettato. Abbiamo pianto tanto, perché ci mancherai. Riuscivi sempre a tirare fuori il bene dal male. Siamo certi che ora ci stai guardando e ascoltando; siamo altrettanto convinti che stai proteggendo tutte le persone che ti hanno voluto bene. Questa scomparsa improvvisa ci ha aiutato a conoscere meglio la tua famiglia, la forza e il coraggio della tua mamma Laura e la cordialità del tuo papà Ferruccio».

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