Niente giardini asburgici ad Arco, la maggioranza boccia la proposta
Respinta anche la richiesta di rivedere il progetto Villa San Pietro
La maggioranza boccia in aula la mozione sul ripristino dei giardini storici presentata dal Movimento 5 Stelle e condivisa da tutte le minoranze consiliari. Il documento, su cui la maggioranza si è astenuta, impegnava il sindaco e la giunta comunale a sposare il progetto di ripristino dei giardini storici proposto dal Comitato Salvaguardia Olivaia, insieme ad altre associazioni ambientaliste, nell’area prospiciente il Casinò municipale che comprende gli ex campi da tennis e il sedime della casa «ex Berlanda». Iniziativa che ha riscosso notevole interesse in città, con 5 mila firme raccolte. Nel dispositivo si impegnava inoltre l’amministrazione comunale a «condividere il progetto e ad assumere la responsabilità della sua esecuzione, avvalendosi anche dei contributi del Muse».
La motivazione l’ha data in aula l’assessore all’urbanistica e alla cultura Stefano Miori: «Siamo tutti d’accordo sul fatto che quell’area debba essere riqualificata - ha commentato l’assessore - e questo lo abbiamo anche indicato nel Masterplan del Casinò. Un’opera di riqualificazione che l’amministrazione comunale intende portare avanti. Nella mozione, tuttavia, viene indicata una particolare bozza di progetto, incompleta, e che presenta diverse criticità da rivedere, come la mancanza del parco giochi. Sposare un particolare progetto, portato avanti peraltro con un tono un po’ polemico nei confronti dell’amministrazione, non ci sembra opportuno. Legarci troppo a quel elaborato non è giusto».
Di tutt’altro avviso Giovanni Rullo (M5S): «Realizzare questo progetto - ha dichiarato il consigliere pentastellato - valorizzerebbe quell’area e diventerebbe un’attrattiva importante per la nostra città, con ricadute anche economiche». Particolarmente critica nei confronti della giunta la collega Lorenza Colò, che ha ribadito quanto «l’amministrazione comunale non tenga minimamente conto della volontà dei cittadini e delle oltre 5 mila firme raccolte». Ma nonostante l’appello del consigliere di minoranza Massimiliano Floriani («Laboratorio Civico») di sospendere la seduta e trovare una convergenza tra le parti, la votazione ha poi dato esito negativo.
Bocciatura anche per l’altra mozione presentata da «Movimento 5 Stelle», «Siamo Arco», «Arco futura» e «Arco per un comune virtuoso» e inerente il piano di recupero del compendio «Villa S.Pietro» in cui si chiedeva alla giunta comunale di «sottoporre alla valutazione e al giudizio del Comitato provinciale per la cultura architettonica e il paesaggio gli elaborati del piano di recupero» e pertanto di «tenere conto del parere espresso dal suddetto comitato nell’iter amministrativo di approvazione del progetto».
È toccato ancora una volta all’assessore Miori motivare il voto di astensione della maggioranza: «Il piano di recupero è già stato approvato - ha osservato Miori - pertanto non ha senso sottoporre alla commissione, con delle tempistiche che peraltro conosciamo, un piano già approvato. Sarà semmai mia premura consigliare ai proprietari di rivolgersi alla commissione per un parere, ma inserire un obbligo è sbagliato; obbligo che poi dovrebbe valere per tutti. Le norme ci sono già».
Critiche le opposizioni, che hanno rilevato come il piano presentato sia totalmente «fuori contesto» e il nuovo compendio rischi di essere «una nuova ferita nel centro storico di Arco».