La tivù albanese: tangenti alla polizia dell'Alto Garda
La cresta sulle multe, un'accusa gravissima: la polizia locale dell'Alto Garda e Ledro che si farebbe le «tangentine» sulle contravvenzioni. E non se n'è parlato in un bar ma a uno dei programmi televisivi più seguiti in Albania, «Boom», lo «Striscia la notizia» illirico; con tanto di video, ripreso da un telefonino, della multa elevata a una coppia di giovani albanesi, la cui auto è stata fermata in via Santoni ad Arco, davanti a Galaservice, quest'estate; e con il corollario di commenti sarcastici dallo studio.
Ma l'accusa sembra assolutamente infondata, tanto che si configura il reato di calunnia per chi l'ha divulgata. I vigili urbani infatti, che secondo il reportage si intascherebbero i soldi in contanti, non farebbero altro che seguire le normative: forse le conduttrici del programma albanese non sono al corrente che in Italia gli automobilisti non appartenenti all'Unione europea devono pagare le multe sul posto.
«È una cosa così triste, così brutta - commenta amaro il comandante della polizia locale Marco D'Arcangelo - che non ho parole. Non solo è un danno d'immagine per tutto l'Alto Garda ma accostare l'operato dei nostri agenti di polizia locale al tema della corruzione, in un programma televisivo albanese della caratura di un nostro "Striscia la notizia", è una calunnia inaccettabile».
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Il servizio di Boom, lungo 12 minuti, è introdotto da due conduttrici che ironizzano: «Dalle nostre parti ti fai offrire un caffè, in Italia chiedono gli euro» e introducono il video di quasi due minuti: «Ecco le prove: come lo hanno fermato e gli hanno chiesto i soldi», riferendosi all'uomo che con la moglie era in vacanze, pare a Trento da parenti, e che poi è stato fermato durante un giro a Riva del Garda. Viene messo in onda la ripresa dallo smartphone della moglie con il commento esterno del marito che dice: «Mi hanno detto: "Ci dai 400 euro in mano, se non ce ne dai 400, allora 200"».
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Ma visto che l'uomo aveva solo 40 euro in tasca gli avrebbero detto di lasciare fermo il veicolo «e vai alla rotonda a prelevare al bancomat». L'uomo si sarebbe fatto dare 50 euro dalla moglie e li avrebbe consegnati all'agente. In tutto 90 euro. Al termine le conduttrici ironizzano: «Noi almeno prendiamo i soldi con dignità e non in strada... i poliziotti italiani comunque sono gentiluomini e indicano il bancomat». Infine l'intervista alla moglie, incinta al nono mese, che conferma il racconto del marito. Gli agenti avrebbero preso loro o passaporti e li avrebbero restituiti «solo quando hanno ricevuto il denaro».
D'Arcangelo fa sapere di avere inviato il video «direttamente in Procura perché un reato c'è di sicuro: o il vigile ha fatto quanto descritto dal servizio o c'è una calunnia. E siccome non ho dubbi sul mio vigile sono sicuro che di calunnia si tratta. Peraltro l'agente sapendo di essere filmato, perché dovrebbe azzardarsi a fare una cosa simile per qualche decina di euro.
È una trasmissione scandalistica che non sa che un albanese che guida in Italia deve pagare immediatamente la contravvenzione perché queste sono le leggi dello Stato italiano. Girare con le marmitte non omologate in Italia non è permesso, fanno un rumore elevatissimo, non è possibile. Mi spiace che per fare un po' di audience si debba buttare fango su un agente integerrimo. Non è giusto. In Italia ci sono milioni di albanesi e da noi migliaia, mi dispiace che abbiano visto un servizio simile, per fortuna non sono tutti come quell'automobilista. Anzi, è stato proprio un cittadino locale albanese a segnalarci a inviarci il video. Spero che riusciremo a identificare il soggetto, ma con 16mila multe che facciamo all'anno è difficile».