Artigiani con piume e calze a rete, il «balletto» è per beneficenza
Il «Gran ballo degli artigiani» si è ritagliato un posto di primo piano nel variopinto programma del carnevale arcense.
Anche sabato sera, in un Salone delle feste del Casinò municipale animato da duecento tra artigiani e familiari dei soci, è andato in scena uno dei momenti più esilaranti del carnevale ad Arco: quattordici volenterosi e simpaticissimi associati hanno rinnovato la tradizione del «balletto» che ogni anno li vede protagonisti verso il finale di serata.
Quest’anno vestiti da ballerine con tanto di piume e calze a rete, hanno interpretato ispirandosi alle gemelle Kessler il celebre «Dadaunpa» e poco dopo anche «Despacito», pezzo hit dello scorso anno.
Giusto citare i quattordici valorosi, anche questa volta coreografati da Annalisa Facincani: Massimo Amistadi, Bruno Appolloni, Paolo Benini, Celeste Boeri, Matteo Bresciani, Renato Corraini, Roberto Fruner, Giordano Maroni, Gianluigi Mattei, Erino Nicolodi, Giovanni Rigatti, Graziano Rigotti, Paolo Tomasi, Silvio Zanoni.
Un successo la loro esibizione così come l’intera serata accompagnata dall’orchestra «Morri e Paola Fabiani». Premi per le maschere più simpatiche sia tra i singoli che tra i gruppi. E ricavato come sempre in beneficenza a sostenere le associazioni dell’Alto Garda.