«Vivicittà», corsa che unisce la comunità
«Vivicittà» la corsa per tutti, l’evento sportivo che coinvolge atleti e semplici curiosi.
Ieri mattina al campo sportivo di Arco si è svolta la settima edizione. Tanti gli iscritti, tra professionisti, amatori e famiglie. Ben 420 le persone che hanno partecipato alla corsa non competitiva, un percorso di cinque chilometri per le vie del contro storico. Alla corsa per professionisti ben 200 atleti si sono sfidati su dodici chilometri di tracciato, lungo il fiume Sarca fino al ponte romano di Dro per poi fare ritorno al centro sportivo.
Ad aiutare l’organizzazione a cura di Uisp e Atletica Alto Garda ben 120 volontari che si sono distribuiti lungo i tracciati per segnalare il percorso agli atleti.
Soddisfatto Augusto Ricci, presidente dell’associazione di atletica: «Molto bella la gara competitiva. Come iscrizioni - continua Ricci - siamo in linea con gli anni passati e il percorso è stato molto gradito. Mi preme ringraziare - sottolinea Ricci - l’aiuto di tutti i volontari che ci hanno supportato».
Ha partecipato alla corsa competitiva anche il vice presidente della Comunità di valle Carlo Pedergnana: «Il valore aggiunto è nel vedere tante famiglie coinvolte in un giorno di festa».
Anche il sindaco di Arco Alessandro Betta si è cimentato nella corsa: «Interessante il messaggio che si dà alla popolazione: far vivere la città in modo diverso, senza auto, ma a piedi e in bici come è nella filosofia della nostra amministrazione».
Ma Vivicittà non è solo fatica, è occasione per stare insieme; non è mancato un lauto e succulento pasto per tutti i partecipanti preparato dai solerti Nuvola dell’Alto Garda.
Per quanto riguarda la classifica competitiva, per gli uomini Ousman Jaiteh del Gambia ha tagliato il traguardo in 37’32”, a cinque minuti di ritardo gli italiani Alessio Loner e Massimo Leonardi. Per la donne prima Isabel Matuzzi in 43’, a seguire l’eritrea Adiam Yemane ed Elettra Bonvecchio.