Riabilitare il cervello, un luminare all'Eremo
La casa di cura «Eremo» cala l’asso. Il consiglio d’amministrazione ha infatti formalizzato un accordo con il professor Leopold Saltuari, un luminare nel campo della riabilitazione neurologica del centro specializzato di Hochzirl di Inssbruck, struttura di eccellenza famosa in tutta Europa. Un accordo che si traduce in una collaborazione continuativa con il professore e che prevede un investimento di 2 milioni di euro in apparecchiature all’avanguardia e di ultimissima generazione e all’assunzione di nuovo personale.
Ieri mattina nella casa di cura di Chiarano si è svolta la presentazione dell’accordo, alla presenza dello stesso Saltuari, del presidente Romano Verani e dell’amministratore delegato Sergio Fontana, di Luis Durnwalder, membro del consiglio d’amministrazione che ha lavorato molto per il raggiungimento di tale accordo, del dottor Gregorio Ferlini, primario della riabilitazione Motoria di Eremo e del sindaco di Arco Alessandro Betta. Presenti inoltre, oltre a consiglieri comunali e giunta, anche l’assessore provinciale alla sanità Luca Zeni ed il direttore dell’azienda sanitaria provinciale Paolo Bordon.
«Sono molto contento di questa collaborazione - ha spiegato il professor Saltuari - la riabilitazione neurologica offre un chiaro miglioramento della qualità della vita dei pazienti. All’Eremo ho trovato un’ottima organizzazione, sono sicuro che faremo dei passi in avanti anche a livello scientifico. Il cervello può recuperare se guidato e stimolato dalla riabilitazione. Ciò che conta è il training intensivo e il tempo che riusciamo a dedicare al paziente, oltre alla motivazione, senza la quale nessun paziente riesce a migliorare».
Da risolvere tuttavia il nodo dei posti letto accreditati. «La provincia - ha osservato il presidente di Eremo, Romano Verani - ha affidato questo aspetto della riabilitazione neurologica in esclusiva a Villa Rosa di Pergine. Eremo, dal canto suo, ha chiesto la possibilità di avere un paio di posti di letto accreditati ma ci sono stati negati. Ne prendiamo atto, ma chiediamo l’autorizzazione all’accreditamento di posti letto per i non residenti, il che non intralcerebbe minimamente Villa Rosa. Potremmo arginare l’esodo dei cittadini italiani verso l’Austria». «In Alto Adige - ha osservato Durnwalder - abbiamo concesso due posti letto anche alle strutture private. Questa ripartizione fra pubblico e privato funziona bene e credo che possa funzionare anche qui. Questa struttura può mettere in campo degli investimenti senza aiuti pubblici e può diventare una struttura di eccellenza per tutto l’Euregio».
«Contento di essere qui a testimoniare di come la provincia riconosca il ruolo di Eremo nella propria rete - ha affermato l’assessore Luca Zeni -. Questa è una struttura dinamica e capace di avanzare proposte e mi fa piacere che abbiamo superate alcune divergenze. Sulla vostra nuova proposta sarebbe improprio pronunciarci ora, sarà necessario un approfondimento tecnico».
«L’amministrazione comunale - ha sottolineato il sindaco Alessandro Betta - sostiene la casa di cura nelle sue proposte, poiché è una realtà di eccellenza. Come amministrazione puntiamo su questo comparto e mi auguro che vi siano ulteriori passi in avanti». «Mi auguro che i due posti letto vengano concessi - ha dichiarato Mauro Ottobre - benché la volontà politica provinciale finora è stata diversa e questa struttura ha trovato le porte chiuse».
«L’accordo con il professore - ha sottolineato Sergio Fontana - prevede una maggiore integrazione robotica oltre all’ampliamento dei servizi. Abbiamo acquistato una tac di ultimissima generazione».