Ciclovia del Garda, Gilmozzi promette «La parte trentina tra quattro anni»
C’è chi arriva e c’è chi parte. A tre settimane esatte dall’inaugurazione ufficiale del primo nuovo e spettacolare tratto della Ciclovia del Garda in territorio bresciano, dal confine in sù si continua a lavorare per dare concretezza alla parte dell’opera di propria competenza diretta. L’assessore provinciale Mauro Gilmozzi è fiducioso e detta con sicurezza la road-map che entro la fine del 2018 dovrebbe portare all’aggiudicazione dei lavori dei primi due lotti trentini: «Nel giro di un mese - fa sapere Gilmozzi - andranno in Conferenza dei servizi i progetti del tratto dalla Casa Rossa fino alla galleria Panda e da quest’ultima alla Casa della Trota. Parliamo complessivamente di 6 milioni di euro e di un primo steep i cui lavori devono partire entro il primo semestre dell’anno prossimo». Se tutto procederà secondo la tabella di marcia concordata anche con Comunità di Valle e sindaci, ad ottobre è prevista la gara d’appalto del primo lotto, a dicembre quella del secondo.
Diversa e un tantino più complessa la situazione per il tratto trentino finale, da prima della Casa della Trota al confine con Limone, per congiungersi all’opera in fase di conclusione proprio in queste settimane. «È un tratto delicato che alla stregua della zona di Tempesta, sulla sponda opposta, richiede soluzioni complesse e attente alla salvaguardia dell’ambiente - sottolinea l’assessore provinciale - Stiamo cercando di capire come fare per adottare la soluzione migliore che sicuramente però non ricalcherà quelle adottate in territorio lombardo». Solo questo tratto costerà 14 milioni di euro e la speranza è di indire la gara d’appalto e aggiudicare i lavori entro la fine del 2019. Anno importante anche per quanto riguarda il tracciato sulla sponda orientale del lago, da Torbole a Malcesine, una parte consistente ed essenziale del progetto con un investimento preventivato di 24 milioni di euro. «Soprattutto il passaggio da Tempesta, così come quello di nostra competenza dalla parte opposta, non è facile ma intendiamo affrontarlo e risolverlo adottando soluzioni rispettose dell’ambiente e senza intaccare troppo un’area straordinaria - dice ancora Gilmozzi - La progettazione sarà pronta entro il 2019». Il Trentino insomma non è rimasto con le mani in mano: «Un saggio diceva che nemmeno Londra e Parigi sono state fatte in una settimana... - chiosa l’assessore - E poi è anche coi soldi del Trentino che è stato possibile realizzare la prima parte dell’opera nel territorio di Limone».