Un altro morto sul Brento Vittima jumper brasiliano
Un respiro profondo, poi il tuffo nel vuoto. Il Brento e la sua parete zebrata hanno mietuto l'ennesima vita. L'ennesimo jumper in cerca di adrenalina precipitato ai piedi della montagna. La vittima è un giovane brasiliano di 25 anni, Reginaldo Gomes de Silva junior, che ha scelto come trampolino una «exit» in corrispondenza della «Via Vergine».
Nessuno si è accorto del tragico incidente. Il brasiliano non è salito in quota in compagnia di qualche amico. Per l'ascesa si è servito del pulmino «transfer»: a bordo del mezzo ha scambiato poche parole con gli altri giovani di diverse nazionalità che hanno deciso di iniziare la serata con un volo a capofitto da una delle località più note ed estreme al mondo.
Erano esattamente le 20.20 quando ha salutato gli altri appassionati di questa disciplina, augurando loro un «buon volo». Dunque il brasiliano ha indossato la tuta alare. Non si è confrontato con i jumper che si trovavano assieme a lui, non ha chiesto nessuna informazione. All'apparenza poteva sembrare molto sicuro di sé, ma in realtà probabilmente è stato tradito dalla sua inesperienza. «Sembrava quasi che volesse vivere questa esperienza di nascosto» ha raccontato chi lo ha visto nei minuti precedenti al lancio che gli è costato la vita. Sono oltre venti le vittime del Brento, da quando i primi appassionati hanno scoperto la parete zebrata per questo sport estremo. Non è chiaro cosa sia esattamente successo. È possibile che la traiettoria del brasiliano si sia spostata verso l'interno a causa del vento, e il contraccolpo per l'apertura della vela lo avrebbe fatto sbattere in velocità contro la roccia. Sembra invece improbabile che sia scivolato al momento del lancio.
Chi si trovava in quota assieme a lui non si è accorto dell'accaduto nemmeno al momento dell'atterraggio. La vela spiegata distesa a terra ha attirato l'attenzione di alcuni alpinisti solo verso le 21, ossia 40 minuti dopo il tragico schianto. Immediatamente è scattata la chiamata di emergenza al numero unico 112. Si è dunque levato in volo l'elicottero di Trentino emergenza che ha individuato il luogo dell'incidente. I sanitari accorsi sul posto non hanno però potuto fare nulla per il giovane. Ai piedi del Brento si sono portati gli uomini del soccorso alpino dell'Area Trentino meridionale, che hanno lavorato fino a tarda ora per il recuperato della salma. I carabinieri di Riva hanno raccolto le testimonianze delle persone che sono salite in pullman assieme alla vittima per accertare la dinamica dell'incidente.