Precipitato sulla ferrata Sallagoni è in condizioni disperate il ventinovenne di Trento
Sono disperate le condizioni del giovane che lunedì pomeriggio è precipitato nella forra lungo la ferrata «Sallagoni» ai piedi di Castel Drena. Federico Goller, 29 di Trento, ha riportato un forte trauma cranico cadendo da un’altezza di circa 6 metri mentre con la compagna stava affrontando il tratto finale della ferrata. Il ragazzo pare sia scivolato nella forra del torrente ed ha battuto violentemente il capo sulle rocce. Ricoverato in elicottero al Santa Chiara di Trento, è gravissimo nel reparto rianimazione e si teme per la sua vita.
L’allarme era stato lanciato poco dopo le 16 dalla ragazza che era con lui e subito erano intervenuti sul posto i soccorritori della stazione di Riva guidati dal capo stazione Danilo Morandi, mentre i vigili del fuoco volontari di Drena con il comandante Walter Rosà, garantivano l’appoggio a terra dell’elisoccorso e dell’equipe medica verricellata sul posto.
«I due giovani stavano completando la ferrata Sallagoni, ma anziché prendere il sentiero e il ponte che conduce all’uscita nei pressi del castello di Drena si sono incamminati verso la ferrata “Caduti di Nassiriya” (forse sbagliando strada visto anche le prime ombre della sera) - ha spiegato Morandi - a questo punto il ragazzo, forse cercando un appiglio, è precipitato, perdendo conoscenza. Soccorso e stabilizzato sul posto è quindi iniziata la lunga operazione per farlo uscire dalla ferrata e dalla forra, trasportandolo per un lungo tratto in barella. Questo grazie ad un sistema di corde e contrappesi e all’ausilio dei soccorritori della stazione del Bondone e della Valle di Ledro: ben 20 operatori per circa tre ore».
La variante «Caduti di Nassirya» è semplicemente la parte alta della forra. La Sallagoni infatti arriva in un pianoro a tre quarti del percorso, dove girando a sinistra si esce al castello. Proseguendo invece nella valletta, si sbuca poi nei pressi del depuratore e poi da lì sulla strada provinciale di Drena. La parte alta non presenta particolari difficoltà, ma è infida l’ultima placca di roccia inclinata, che è stata la causa degli ultimi gravi incidenti, come quello di pochi mesi fa con un turista gravemente ferito. Il fatto che la roccetta non sia esposta, ma solo inclinata, induce molti ad affrontarla senza assicurazione. In realtà, anche per la presenza dell'acqua, un volo nell’ultimo tratto può avere conseguenze gravi.