Telecamere fuori uso al Casinò di Arco per colpa dei topi
Telecamere della videosorveglianza e tratti di impianto elettrico messi fuori uso dall’azione prolungata di topi e pantegane. No, non siamo in qualche località abbandonata dagli uomini ma nella civilissima e fiorente Arco e per giunta a due passi dal suo «salotto buono».
Il tutto è avvenuto infatti all’interno del Casinò municipale e l’accaduto, non sporadico, è emerso dalla relazione di una determina comunale che affida alla ditta «Sicurmax» di Bovolone l’installazione di alcuni nuovi punti video sul territorio comunale e appunto «il rifacimento delle infrastrutture tecniche dell’impianto presso il Casinò municipale». Il documento fa riferimento a ripetuti episodi di black-out improvvisi «dovuti - si legge - principalmente all’inadeguatezza dei cavi posati nel 2010 privi di guaina protettiva». «E diversi tratti - conferma il provvedimento del Comune - sono stati addirittura mangiati dai topi».
«Il problema è reale - conferma il sindaco Alessandro Betta - e purtroppo queste presenze stanno proliferando, in particolare a ridosso del centro storico». Secondo il primo cittadino questo è dovuto a diversi fattori, non ultimo il cambiamento climatico da tempo in atto e che ovviamente non risparmia il territorio altogardesano: «Ma aree e immobili abbandonati come l’ex Quisisana e Villa Elena, e più in generale i luoghi abbandonati, rappresentano un grande ricettacolo e zone di coltura di questi animali che poi ovviamente invadono le zone circostanti» rimarca Betta. «Il tema è significativo, va affrontato ed è quello che stiamo facendo» annuncia il sindaco.
La denuncia della situazione verificatasi al Casinò, uno dei luoghi simbolo della città di Arco, è, come detto, contenuta nella determina comunale che tra l’altro affida alla stessa società veronese, responsabile della manutenzione tecnica degli impianti sparsi sul territorio arcense (113 le telecamere presenti), la fornitura e l’ìnstallazione di due nuovi punti video lungo il tratto della pista ciclabile di via della Cinta e per controllare l’isola ecologica di Pratosaiano «sempre più oggetto - osservano gli uffici comunali - di scarico indisciplinato di rifiuti». Due interventi sollecitati dagli stessi cittadini attraverso l’ufficio informatico comunale e che, assieme al Casinò, costeranno alle casse pubbliche poco meno di 12 mila euro.