Malfer candidato sindaco di una coalizione civica sostenuto da cinque liste

di Claudio Chiarani

«Ricordo a tutti voi che la nostra città ha assoluto bisogno di ritrovare i rapporti umani nel massimo rispetto dell’avversario politico. Con rinnovato augurio porgo i miei saluti», firmato Claudio Molinari.

Mauro Malfer, candidato sindaco a Riva per la colazione civica composta da cinque liste («Anche il Patt, in fondo è quasi un civica» ha detto il segretario provinciale Simone Marchiori nel suo intervento a latere) che lo sosterranno alle prossime amministrative comunali, ha letto le parole di Molinari al termine del suo intervento ricordando che l’ex sindaco di Riva c’è e ci sarà sempre a dare il suo prezioso contributo alla coalizione.

Un incontro tra amici, anzi tra “vecchi” amici che hanno deciso di mettersi a disposizione per la città, le sue esigenze e necessità in questa difficile fase data dalla recente emergenza sanitaria che tutto ha stravolto, campagna elettorale compresa. Era, infatti, il 29 febbraio scorso quando nel «Parco dell’Ora» la coalizione civica all’insegna del motto “ripartiamo” si presentò agli elettori. Poi, com’è noto, il virus che ha cambiato le nostre vite.

«Ripartiamo era il nostro slogan e ripartiamo è lo slogan con il quale noi oggi siamo qui a dire che la squadra è un po’ cambiata ma gli obiettivi sono rimasti gli stessi». Così Mauro Malfer ha iniziato il suo discorso subentrando a Claudio Molinari il quale, com’è noto, ha deciso di farsi da parte per problemi personali dall’agone politico delle prossime amministrative.

«Ripartiamo con un progetto politico - ha proseguito Malfer - che ha un obiettivo ben preciso “fare bene” in questo secondo aspetto che è l’emergenza con la quale sarà necessario e doveroso confrontarci nel futuro immediato.

Anche il nostro programma, che nelle linee base rimane intatto su persone, ambiente e cultura sarà adattato alle esigenze che incontreremo, ma in un’ampia libertà di pensiero che accomuna tutti noi».

Le cinque liste sono «La Scelta» con Rocco Frizzi che si presenta all’insegna della cultura, del rispetto e solidarietà, ambiente, «un simbolo terminato e deciso questa mattina» ha detto l’ex leader di Resistenza Umana, «Nuova Riva» con Marco Tanas, il Patt con Marco Torboli, «La Riva» con Tommaso Caceffo e Sara Bombardelli e «Progetto Civico» con Pietro Matteotti, tutti decisi ad imprimere alla «bella addormentata ma che ormai sta russando» come ha detto Pietro Matteotti una decisa sterzata verso il futuro.

«Liberare energie nuove - ha detto Marco Tanas nel suo discorso - per andare oltre l’esistente. Per questo ci siamo messi assieme e per questo sono convinto che ce la faremo grazie ad un gioco di squadra, all’esperienza che abbiamo e alla necessaria evoluzione futura che ci attende». Rocco Frizzi non ha certo bisogno di presentazioni, il suo rientro (se mai veramente se ne fosse allontanato) attivo in politica all’insegna di un nuovo simbolo è stato dettato dal fatto che «”La scelta” è perché siamo tutti amici il cui desiderio è soltanto uno, cambiare. Cambiare questa vecchia politica fatta oggi di offese che ci sono state rivolte in questi giorni. È necessario, invece, il rispetto per l’avversario politico e coltivare una nuova classe politica futura. A noi dicevano che prima di dire la nostra era necessario dare una mano attiva andando ad attaccare manifesti, oggi è necessario tornare a fare gavetta».

Sono intervenuti Pietro Matteotti, il quale ha sollecitato la senatrice Donatella Conzatti a far sì che le procedure burocratiche per le opere siano decisamente snellite («basta con questo linguaggio del burocratese che ci ha messo vent’anni per un ascensore del Bastione, finalmente, che da lunedì sarà operativo» ha detto tra le altre cose), il segretario del Patt rivano Marco Torboli («il nostro patto è stato suggellato da delle semplici strette di mano, non servono firme») e Tommaso Caceffo («ci attendono le sfide post Covid con la città che andrà amministrata senza logiche ideologiche personali»).

Ultima ma non ultima la senatrice Donatella Conzatti che si è detta felice di questa coalizione che è «una grande innovazione politica che parte da Riva del Garda per arrivare fino a Trento e poi anche a Roma.
Mettere assieme il desiderio di cambiare per il 2023 in Trentino certamente, con lo sguardo al collegamento ferroviario Fortezza-Verona e Monaco di Baviera-Riva, ma anche alla pista ciclabile da chiudersi verso il confine bresciano».

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