Garda, il surf torna alla grande Sul lago a Torbole quasi tutti italiani
Agosto 2020 come agosto 2019: un pienone di surfisti; centinaia di tavole sulle acque del Garda trentino, la mattina con il Pelèr, il vento da nord; al pomeriggio con l'Ora da sud.
Vasco Renna e Marco Segnana, titolari delle storiche scuole di surf e di noleggio di Torbole, confermano che il mese simbolo dell'estate si è confermato essere sempre il re; agosto ha spazzato via preoccupazioni e ansie. Ovvio, ci sono differenze: un calo vistoso di tedeschi, pochi austriaci, svizzeri e cechi, nessun altro straniero; e un'enorme pienone di appassionati italiani, come non se n'erano mai visti sulle sponde benacensi. Chiaro che i quattro mesi di lavoro perso, primavera e inizio estate, non verranno restituiti e «il bilancio annuale sarà in perdita».
Vasco Renna è uno dei pionieri italiani della tavola a vela, dal 75 sfreccia sul lago, da quando ancora le tavole se le costruiva da solo. Nel 1983 aprì la scuola omonima e ancora oggi resta assieme a Segnana il punto di riferimento per storia, conoscenze e scuola e noleggio di materiali, attrezzatura che è cambiata nel giro di cinquant'anni, da quando questo «modo strano» di fare vela comparve a Torbole sul Garda: oggi si esce anche sul foil o col kite...
«Sta andando alla grande dal 13 luglio - riferisce Renna - se la Germania lascerà libero accesso e rientro dall'Italia credo che anche settembre sarà buono. Abbiamo perso tutta la primavera e giugno, i ponti di Pasqua, Pentecoste, Corpus Domini che in Germania sono lunghi, e niente 25 aprile e 1° maggio.
Il Comune di Nago Torbole è stato tempestivo ci ha abbassato subito le rate del 25% e rinviato il pagamento a settembre; noi siamo in concessione, speriamo le abbassi ancora perché se a fine anno siamo a -50% abbiamo bisogno di un aiuto».
La scuola di Renna, nel parco dell'ex colonia Pavese sul lungolago torbolano, dà lezioni e noleggia windsurf, Sup, canoa e windsurf foil: «Sono una decina i dipendenti, lo scorso anno erano 15: per fortuna collaborano i nostri 4 figli, tutti insegnano anche perché l'attività agonistica, le regate, non c'è. È stato difficile dare certezze ai dipendenti perché non si sapeva nulla e poi di colpo c'è stato il pienone». Quanto alle presenze, «i tedeschi sono calati moltissimo, pochi austriaci e svizzeri, qualche ceco e per il resto zero; gli italiani invece sono passati dal 10-20% al 60-70%. Molti che puntavano a una vacanza sportiva, che ne so, sul Gargano o in Sardegna sono venuti qua; i sudtirolesi hanno riscoperto il Garda».
Marco Segnana ha le scuole al Du Lac, al Pier e alle foci del Sarca e noleggio al Paradiso e al prato Bertolini a Torbole. Noleggia kitesurf, windsurf, canoe, bici e Sup. «Abbiamo perso tre mesi e nell'anno lo senti; anche perché primavera è sempre un gran bel lavoro soprattutto con i gruppi scolastici. L'inizio è stato molto difficoltoso. Poi luglio bene e agosto ai livelli del 2019. Speriamo in settembre. Comunque, già così, è un grandissimo risultato, eravamo molto più pessimisti, ora siamo davvero contenti. Anche rispetto ad altre parti del mondo. Abbiamo mantenuto il personale, abbiano tenuto il contatto con i clienti da tutta Europa.
E il 2020 è il nostro 40° anniversario. Questo però non vuol dire che il bilancio 2020 non sarà in perdita, perché o si lavora a ritmi alti tutti i mesi, altrimenti non è possibile. Siamo partiti molto bene a Torbole, Riva è arrivata dopo. All'inizio soprattutto il kitesurf; a maggio ha aperto il camping Maroadi e sono arrivati un sacco di bolzanini, magari abituati ad andare al mare, e si sono meravigliati di quanto "sia bello qua". Ora c'è un sensibile aumento degli italiani anche il 30% in più, in calo i tedeschi». I dipendenti, grosso modo «sono una cinquantina, venti in meno dello scorso anno».