Tunnel alla Maza, contrattempo: spunta la sorgente Rallenta lo scavo della galleria di servizio
Negli studi e nelle indagini progettuali non ve n'era traccia, minimamente. Ma, dicono gli esperti, non è poi così clamoroso che questo accada quando si eseguono interventi di questa portata. E infatti è accaduto: nello scavo del tunnel che in futuro assorbirà il traffico viario da Passo San Giovanni fino all'intersezione con la Maza e poi giù verso il Cretaccio, è stata intercettata una consistente sorgente d'acqua che sta costringendo tecnici e operai delle ditte che eseguono i lavori a pompare una media di 35-40 litri al secondo con punte molto spesso di 50 litri al secondo.
Una bella «rogna» per l'avanzamento del tanto agognato tunnel dalla Mala al Cretaccio; una teorica piccola «miniera d'oro», in futuro, per la comunità di Nago-Torbole considerato che dalle analisi già effettuate su alcuni campioni si tratta di acqua buona anche se non è ancora stata conclamata l'eventuale potabilità.
La scoperta di questa sorgente («Si tratta tecnicamente di più "venute d'acqua"» spiegano dal grande cantiere) è avvenuta circa un mese fa e la conferma è arrivata ieri dall'ingegner Raffaele De Col, dirigente della Protezione Civile e «facilitatore» dell'opera seconda la nomina sancita a luglio dal governatore Maurizio Fugatti: «La sorgente c'è e adesso stiamo effettuando tutta l'attività necessaria d'intercettazione dell'acqua - fa sapere De Col - Se vi saranno ritardi nell'ultimazione del tunnel e di quanto, lo potremo sapere con più precisione a gennaio».
La scoperta è avvenuta durante lo scavo della galleria più piccola, quella cosiddetta «di servizio», che al momento è arrivata a una lunghezza di 650 metri. Le operazioni di scavo procedono a rilento rispetto alla tabella di marcia annunciata in estate e per il tunnel principale si è arrivati a 500 metri rispetto a una lunghezza totale di 2,7 chilometri.
Il buco nella montagna va avanti da est verso ovest mentre per lo scavo dal versante della Maza le ultime autorizzazioni sono arrivate proprio in questi giorni e si dovrebbe procedere a breve, al più tardi dopo le vacanze natalizie. Un passaggio fondamentale avverrà nel momento in cui il tunnel principale arriverà in corrispondenza del punto dove la galleria di servizio ha intercettato la sorgente in questione: calcoli alla mano mancano circa 150-200 metri e solo in quel momento si potrà capire con più precisione se parliamo di un tratto limitato o di una situazione più diffusa che rischia di complicare le operazioni complessive di scavo e di conseguenza le tempistiche preventivate per portare a termine un'opera di cui si parla da decenni.