La dottoressa Ferrari e i messaggi no-vax: "E' una mia omonima, io non c'entro niente". E l'altra è una naturopata che si fa chiamare Mitico Bianconiglio
Ha fatto il giro d’Italia in poche ore la notizia anticipata ieri da l’Adige del messaggio, attribuito alla nota e stimata pediatra arcense Donatella Ferrari, che invita i suoi pazienti a non presentarsi in studio se hanno ricevuto il vaccino Covid-19. «Ricordo - si legge nel messaggio inoltrato su Whatsapp - che chi farà il vaccino covid-19 è contagioso per 42 giorni dalla prima somministrazione».
È stato segnalato perfino al commissario per l’emergenza sanitaria in Italia Domenico Arcuri, ma in questo caso per specificare che la pediatra della Busa non c’entra niente con quelle parole fuorvianti.
A scriverle e diffonderle, attraverso un post sulla sua pagina Facebook, è stata un’omonima, una naturopata piemontese (su Facebook si fa chiamare anche “Il Mitico Bianconiglio”) che ieri in una serie di post le ha anche difese. Il messaggio però, rimbalzato sui cellulari, è arrivato anche sulle sponde del Garda, dove Donatella Ferrari è per tutti la pediatra. E quando è arrivato anche a lei con in calce il suo nome la rabbia e lo sconforto hanno preso il sopravvento.
«Quando l’ho saputo mi veniva da piangere. Mio figlio ed i miei nipoti sono riusciti a capire che è la dottoressa Donatella Ferrari, una naturopata, a scrivere questo messaggio - racconta la pediatra -. Però essendo arrivato qui la gente pensa che sia stata io. Sta di fatto che dà molto fastidio a me ed anche per il momento storico che stiamo vivendo, all’inizio della campagna vaccinale, la gente si aggrappa a tutto».
Sostegno alla pediatra arcense è arrivato anche da altri colleghi che hanno scritto al nostro giornale: «Mi chiamo Valentina de Cristofaro e sono un medico iscritto all’albo di Piacenza. Vorrei fare un chiarimento: si tratta di un vero profilo di una vera persona. Basta cercare su facebook Dottoressa Donatella Ferrari e scorrerne il profilo. Questo messaggio sia per tranquillizzare la collega pediatra sia per invitare più persone possibile a segnalare i post deliranti di quella persona».