Arco, Riva e Nago puntano sul golf: un progetto da 8 milioni di euro
La prospettiva di un campo da golf nell’Alto Garda prende sempre più piede. Nell’incontro della scorsa settimana tra le giunte di Arco e Riva è stato ribadito, tra le altre cose, il pieno sostegno ad un’area dedicata al golf.
Di questo tema se ne parla da decenni: nel 1989 il progetto di un campo da golf in zona «Marocche» fu proposto dall’ora sindaco droato Gianni Benuzzi e dieci anni dopo bocciato dai cittadini con un referendum.
Sulle nostre pagine abbiamo scritto più volte di un’area individuata dall’amministrazione di Nago Torbole in località «Doine» (sopra Nago, conosciuta anche come «ex tiro al piattello»), 50 ettari di superficie che ospiterebbe 18 buche.
Il sindaco di Nago Torbole, Gianni Morandi, plaude alle parole dei sindaci Betta e Santi, ma non è sorpreso: «Avevamo proposto e discusso il progetto con i sindaci della zona già negli anni scorsi; come altre opere, anche il golf era stato inserito nella predisposizione del piano territoriale di comunità.
Sono contento che i sindaci dei due maggiori comuni vadano d’accordo è una cosa positiva, che può fare da traino per tutto l’Alto Garda. In passato - continua Morandi - tra Riva e Arco i rapporti erano più tesi per frizioni partitiche, ma non entro nella questione, tra sindaci dell’Alto Garda e Ledro abbiamo sempre collaborato».
Il percorso del golf parte da lontano: «Negli ultimi due, tre anni della scorsa legislatura – racconta il sindaco di Nago Torbole - abbiamo portato avanti un ragionamento sulla fattibilità nella zona individuata, abbiamo dialogato con le categorie economiche, provincia, esperti di golf, una sorta di pre condivisione sull’idea, sposata da tutti».
Il sindaco riteneva opportuno, prima di partire, avere l’appoggio dei cittadini: «Un’opera importante - dice Morandi - che ho inserito nel mio programma elettorale: era doveroso condividerlo e spiegarlo durante la campagna elettorale e sottoporlo al voto dei cittadini. Quindi ora è una cosa ufficiale».
Ora sembra arrivato il momento di agire: «Adesso - conferma Morandi - si parte in modo concreto, mettendo in campo le azioni che servono, tra cui l’inserimento del golf nel piano territoriale di comunità. Bisogna coinvolgere tutti i soggetti, trovare finanziamenti con risorse sovra comunali e da privati: si parla di otto, dieci milioni di euro. Va seguito tutto il percorso in modo corretto».
Morandi sottolinea che non è il golf del comune: «Quest’area è strategica per tutta la nostra zona, sarà un’opera di altissima qualità sotto tutti gli aspetti, compresa la tutela del paesaggio e della sostenibilità ambientale».
Graziano Rigotti vicepresidente di «Garda Trentino Sviluppo» conferma la decisione di andare avanti: «Bene le dichiarazioni di Betta e Santi, noi confermiamo il nostro impegno nel supportare la realizzazione del golf, noi avevamo finanziato la progettazione e comunque o “Gts” o “Alto Garda Golf” faranno da capofila al progetto».
[servizio di Antonio GATTO]