L’inizio di primavera sul lago di Garda: c’è il sole, ma non i turisti
Giro sul lungolago in questi primi giorni di primavera: il deserto anziché il “solito” pienone
RIVA DEL GARDA. Ebbene sì: dici primavera e pensi subito al sole che nelle ore centrali riscalda la pelle e anche il nostro animo. Dici primavera e pensi subito a precipitarti al lago di Garda, tra Torbole e Riva del Garda, per assaporare un po’ di silenzio e libertà.
Poi dici primavera e in questa nuova stagione di pandemia fa sempre rima con “zona rossa”, l’anno scorso come quest’anno. Lungolago deserto dove fino a due primavere fa c’era il pienone di turisti, gli italiani del nord Italia che approfittavano del primo sole caldo per un giro in moto, e i turisti tedeschi che iniziavano a scendere verso il Benaco ancor prima di Pasqua.
Le foto scattate dal nostro Jacopo Salvi, che potete scorrere qui sotto, fanno vedere la contraddizione tra il sole e la pandemia, tra il lockdown e le acque cristalline del lago di Garda, tra il silenzio della quiete e quello – molto più pauroso – dell’angoscia per un un futuro prossimo che ancora non sappiamo come sarà.