In Alto Garda 154 famiglie senza casa: alloggi Itea e aiuti all'affitto a 498 richiedenti su 652
L'analisi sulle graduatorie del 2020, l'anno in cui era in vigore il criterio dei dieci anni di residenza in Italia per accedere alle agevolazioni abitative
ARCO. In Alto Garda e Ledro la graduatoria 2020 per la casa Itea comprendeva 450 persone aventi diritto, di cui 351 locali e comunitari e 99 extracomunitari.
La graduatoria per il contributo all'affitto di mercato, l'aiuto alle famiglie a basso reddito sostitutivo dell'alloggio pubblico, vedeva invece 485 domande, 399 di cittadini italiani e comunitari e 86 di cittadini extracomunitari.
In tutto le domande erano 935, presentate da 652 famiglie, perché alcuni hanno fatto domanda sia per l'appartamento che, in mancanza di quello, per il contributo.
A questo fabbisogno di abitazione è stata data risposta al 76%: i tre quarti dei richiedenti, 498 famiglie, hanno avuto o l'alloggio o l'aiuto. Alloggi pochi, per la verità: nel 2020 ne sono stati consegnati solo 13. Il resto è il contributo all'affitto a 485 richiedenti.
Questo significa che in zona ci sono 154 famiglie che non hanno né la casa né l'aiuto per affittarla.
Il quadro del fabbisogno abitativo nella nostra zona emerge dall'ultimo rapporto sociale dell'Itea, riferito appunto al 2020.
Che è stato l'anno in cui era in vigore il criterio dei dieci anni di residenza in Italia per accedere alle graduatorie.
La norma, decisa dalla giunta Fugatti, ha escluso dalle domande una parte dei cittadini e delle famiglie straniere, quelle che risiedevano qui da meno di dieci anni, e quindi le liste 2020 sono meno affollate del solito.
Nel 2019 le domande complessive in Alto Garda e Ledro erano 1.153.
Nel 2020 sono scese, come detto, a 935. Nel 2021 sono tornate a crescere, perché la norma sui dieci anni è stata bocciata prima dal tribunale ordinario, poi dalla Corte Costituzionale.
Le graduatorie attualmente in vigore contano infatti 1.085 richieste complessive, 514 per l'alloggio, di cui 377 di altogardesani, italiani e comunitari e 137 di extracomunitari, e 571 per il contributo integrativo all'affitto, di cui 444 di cittadini italiani e comunitari e 127 di famiglie extra Unione Europea.
In Alto Garda e Ledro, si spiega nel rapporto della società della Provincia, l'Itea gestisce 2.145 unità immobiliari, di cui 1.376 sono alloggi destinati alla locazione a canone sociale, quello per assegnatari a reddito e Icef più bassa, o a canone moderato, appartamenti per famiglie a reddito medio ma comunque troppo basso per far fronte agli affitti di mercato. Che in zona sono particolarmente alti.
I contratti attivi sono circa il 90% del totale, mentre il 10% degli alloggi non è affittato, per lo più perché si tratta di unità abitative di risulta, riconsegnati dagli ex assegnatari, che richiedono lavori di ristrutturazione prima di essere di nuovo messi a disposizione in affitto.
Ma ci sono anche alloggi in fase di assegnazione o affittabili.
Le consegne complessive nel 2020 sono state 27: ai 13 assegnatari della graduatoria dell'anno si aggiungono le assegnazioni per altri motivi e gli appartamenti affittati a canone moderato. In zona l'Itea ha progetti in corso per 150 nuovi alloggi.
Di essi, 38 sono all'Alboletta di Riva del Garda, la quarta tranche in zona da oltre 11 milioni di euro, dove sono previsti anche spazi commerciali e, con un progetto a parte, il polo scolastico. Altre 84 unità abitative sono previste in via Pigarelli, sempre a Riva.
Il progetto complessivo, comprese strada, piazza, verde attrezzato, pista ciclabile e sala polivalente, vale più di 22 milioni di euro. Altri 12 alloggi dovrebbero venire fuori a Pietramurata e 16 a Nago-Torbole in località Le Coize.