Matrimonio vip? No: stavolta la giunta rivana deve concedere il lungolago ai metalmeccanici
Dopo le nozze d’oro dell’ad di Autobrennero, anche la Fiom-Cgil chiede di affittare lo spazio. Il Comune: «Ci diano il programma della manifestazione». Il sindacato: «Quale programma? E’ un evento privato, abbiamo visto che si può. E chiediamo lo sconto»
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LA SINDACA «Tutto in regola, c'era l'autorizzazione. L’ho firmata io»
RIVA. La giunta rivana è disposta a concede alla Fiom-Cgil l'uso dei «Giardini all'Italiana» per il 6 agosto prossimo. La sindaca di Riva Cristina Santi, come aveva promesso nei giorni scorsi, letta la richiesta pervenuta in municipio da parte del sindacato trentino dei metalmeccanici (la lettera era arrivata venerdì scorso e la sindaca l'ha presa in mano lunedì) ha portato il documento in giunta dando un sostanziale via libera alla richiesta di Fiom-Cgil firmata dal segretario trentino Michele Guarda.
Tutto finito? Non proprio. Gli uffici del municipio rivano immaginando che quella del 6 agosto dovrebbe essere una manifestazione, hanno chiesto alla Fiom-Cgil di predisporre l'apposita modulistica presentando nel dettaglio il programma dell'evento e specificando eventuali necessità per la realizzazione. Gli uffici si mettono anche a disposizione per un eventuale incontro organizzativo. La lettera del Comune è di mercoledì.
A questa missiva Fiom-Cgil ha risposto giovedì, precisando che «non si intende organizza una manifestazione bensì prendere in affitto i Giardini all'Italiana per una riunione tra i nostri associati. Avendo appreso dalla stampa - aggiunge il segretario generale Guarda - che i giardini possono essere affittati da privati per eventi privati come accaduto di recente, anche noi della Fiom del Trentino intendiamo usufruire di questa opportunità».
La lettera prosegue con la richiesta di uno sconto sul canone di 1840 euro previsto per l'occupazione di quell'area. E quest'ultima richiesta sembra destinata ad essere respinta stando a quanto anticipa il segretario rivano della Lega Vittorio Travaglia: «L'intenzione dell'amministratore è quella di concedere lo spazio, ma in base a cosa si chiede lo sconto? Se le regole sono uguali per tutti allora anche il canone lo deve essere. Altrimenti siamo alla provocazione politica».