"Il Garda è così basso che sbattete la testa tuffandovi": le bufale sulla stampa tedesca, e l'Apt deve smentire
La Bild e der Spiegel propalano a milioni di lettori un quadro da tragedia, fra roghi e scogli affioranti. Ma l’unica notizia vera e allarmante è la temperatura dell’acqua: ieri 24,8 gradi, come il Mar dei Caraibi
RIVA. È spasmodica l'attenzione che molti media tedeschi - dai grandi quotidiani alle riviste specializzate passando per i tabloid più popolari - dedicano soprattutto in estate al Garda. Ogni cosa che accade sul Gardasee, il più amato soprattutto dai bavaresi, viene amplifica a dismisura.
A volte in senso fin troppo positivo, altre volte con pericolose iperbole che scadono nell'allarmismo incontrollato (nel senso che chi scrive non controlla come stanno davvero le cose). Di questi giorni è una serie di articoli, post, lanci online che sui media tedeschi descrivono in tono davvero eccessivo la situazione del Garda tra siccità e incendi.
Roghi attorno al Garda, acqua che se ne va, il lago che quasi si svuota, i tuffi vietati perché non c'è abbastanza acqua per farli. Quest'ultimo è l'esempio forse più chiarificatore: giorni fa il segretario generale della Comunità del Garda, Lucio Ceresa, parlando dei livelli del lago ha consigliato ai bagnanti di fare un po' più attenzione a dove si tuffano per evitare qualche scoglio ora più affiorante di prima. Sui più importanti media tedeschi (la Bild e Der Spiegel, milioni di lettori) questo consiglio spassionato è diventato un divieto a fare i tuffi nel Garda. Perché «sbattete la testa».
Ma anche i TG di casa nostra non scherzano: un servizio andato in onda qualche giorno fa su un nostro telegiornale nazionale annunciava che il livello del Garda si è dimezzato: come dire che dei 340 metri di profondità del Garda i primi 170 sono spariti. Affacciandoci da piazza Catena avremmo chilometri di fondali scoperti, relitti, fauna ittica rinsecchita a vista. In realtà si è dimezzato il livello di acqua sopra lo zero idrometrico di Peschiera, questione di centimetri, al massimo decine di centimetri.
A tutto questo l'Apt «Garda Dolomiti» ha reagito mettendo a disposizione foto, video, informazioni da diffondere attraverso i propri partner che si occupano di comunicazione. E dando input agli operatori locali su come rispondere a richieste di informazioni per evitare inutili disdette.
«È capitato che un gruppo di turisti tedeschi, sentendo dell'incendio a Nago, ha disdetto perché non vuole consumare acqua preziosa venendo a stare da noi in albergo - racconta il presidente Apt Silvio Rigatti - scelte dovute anche al fatto che la clientela tedesca è tra quelle più sensibile, culturalmente, ai temi ambientali. E questo è un pregio».Ma visto che parliamo di misure ecco un aggiornamento reale sulla situazione del Garda, che ieri era a 44 centimetri sullo zero idrometrico di Peschiera, che è semplicemente un'unità di misura convenzionale posta nel punto in cui l'acqua del Garda diventa quella del Mincio, il suo emissario.
Un anno fa, di questi tempi, era a 121 centimetri. Mancano quindi 80 centimetri d'acqua. Ma per il momento l'unico effetto pratico, almeno dal punto di vista turistico, è che si sono allargate le spiagge di qualche metro, cosa visibile anche da noi, in Purfina come ai Sabbioni, alla Baia Azzurra come a San Nicolò.
Non si registrano finora difficoltà di navigazione, mentre è un discorso a parte lo "stress" al quale può essere sottoposta la fauna ittica, soprattutto nelle zone di deposizione. In questi giorni di metà luglio il Garda scende di circa due centimetri al giorno e da Salionze, dove si trova la diga che regola il deflusso delle acque gardesane, escono 70 metri cubi al secondo di acqua, necessari per salvare il salvabile delle colture veronesi e mantovane. Un altro primato però si registra in questi giorni, anche se ci sfugge l'esatta "serie storica" sul tema: ieri l'acqua del Garda (sponda trentina) faceva registrare una temperatura di 24,8 gradi centigradi, altissima per gli standard di un grande lago alpino. L'acqua del Mar dei Caraibi di solito viaggia tra i 26 e i 28 gradi. Ci siamo quasi.