Dal lago di Garda alla laguna di Venezia, in barca: ecco come
C’è l’interesse, ci sono i soldi del Pnrr che potrebbero arrivare, c’è uno studio di fattibilità che la regione Lombardia e la Provincia di Mantova hanno affidato alla Technical spa: lavori per 200 milioni
CICLABILI Parte il progetto per unire le piste del Sarca e dell'Adige
IN ACQUA Nasce il primo gommone elettrico navigare il Garda
CLIMA Anche in Trentino è emergenza, Garda mai così basso da 30 anni
LAGO DI GARDA. Andare in barca da Riva del Garda a Venezia. Non è un miraggio, è una possibilità che potrebbe concretizzarsi nel giro di alcuni anni. Ci sono diversi soggetti istituzionali interessati, ci sono i soldi del Pnrr che potrebbero arrivare, c’è uno studio di fattibilità che la regione Lombardia e la Provincia di Mantova hanno affidato alla Technical spa.
Il costo si dovrebbe aggirare sui 200 milioni di euro. Si tratterebbe di rendere navigabile un tratto del canale irriguo Virgilio e una parte del fiume Mincio, l’emissario del lago di Garda, da Peschiera a Mantova. In questo capoluogo poi l’idrovia si collegherebbe con quella esistente di Fissero-Tartaro-Canal Bianco, che già unisce Mantova con il mare Adriatico. E il gioco sarebbe fatto.
«Il progetto di rinaturazione e navigabilità del fiume Mincio, nell’ambito del sistema idroviario Garda-Venezia», questo il titolo del punto 8 all’ordine del giorno dell’assemblea generale della Comunità del Garda, presieduto da Maria Stella Gelmini, il 19 febbraio scorso. «L’argomento è di estrema attualità - diceva Gelmini - e vede coinvolti più soggetti nell’ambito del sistema idroviario del Nord Italia verso il corridoio Adriatico. Il progetto vede quale ente promotore l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po e si inserisce nel sistema idroviario padano-veneto e ha forti possibilità di essere finanziato dal Piano nazionale di rinascita e resilienza (Pnrr). In considerazione dell’importanza ma anche della delicatezza del progetto propongo di organizzare una assemblea tematica, magari a Peschiera del Garda e a Volta Mantovana, allo scopo di esaminare e valutare congiuntamente il progetto, anche alla luce di alcune criticità che il Comune di Peschiera del Garda ha posto in evidenza».
Per il sindaco di Nago Torbole, Gianni Morandi, «sarebbe un sogno. Ti puoi immaginare quanto possa essere bello andare con un’imbarcazione da Torbole fino a Venezia. È un’ipotesi che va approfondita. È interessante dal punto di vista turistico per l’interrelazione con le ciclabili e la flessibilità con la quale ci si potrebbe muovere».
Il progetto di collegamento idroviario dal Garda a Mantova, è promosso dall'Autorità distrettuale di bacino del fiume Po in sinergia con la Provincia di Mantova, che ne ha affidato la progettazione a Technital. Il primo studio di fattibilità dell’idrovia risale però a una decina di anni fa ma ora, con la possibilità di accedere ai fondi Pnrr, l’idea prende forma. Negli ultimi due anni Comuni, consorzi di bonifica e altri hanno avviato un serrato confronto per superare le difficoltà di percorso e venire incontro alle varie esigenze, turistiche, irrigue, paesaggistiche e di viabilità.
L’ultima versione prevede la navigazione lungo il Mincio attraversando Borghetto di Valeggio e proseguendo fino alla diramazione di Pozzolo (Marmirolo) per imboccare il canale artificiale Scaricatore, che diventa «Diversivo Mincio», per proseguire nel Mincio fino al lago Superiore di Mantova. «Il progetto è molto ambizioso - ha detto a L’Arena, Filippo Gavazzoni, vicepresidente della Comunità del Garda e assessore di Peschiera - si vorrebbe anche creare a Peschiera un porticciolo turistico, da realizzare assieme ad altre opere necessarie per superare ostacoli e dislivelli, come ponti da sollevare e chiuse di navigazione, per imbarcazioni, che sfruttano il principio dei vasi comunicanti».