Varone, anche la scuola protesta contro le scelte viabilistiche dell’amministrazione di Riva
La scuola «Fedrigoni» ospita duecento alunni. Le insegnanti hanno inviato una lettera al Comune: «C’è un forte disagio per l’utilizzo dei mezzi pubblici. Tenete in considerazione anche i cittadini più piccoli della nostra realtà»
RIVA DEL GARDA. Per la prima volta a memoria d'uomo, anche un istituto scolastico scende in campo per protestare contro le scelte dell'amministrazione comunale. Il caso è scoppiato proprio in queste ore e, manco a dirlo, riguarda le conseguenze pratiche della viabilità di Varone dopo l'introduzione del senso unico a salire voluto dalla giunta Santi alla fine di giugno dell'anno scorso.
In una missiva firmata dal dirigente scolastico dell'istituto comprensivo Riva 2 Maurizio Caproni, le insegnanti della scuola primaria «Gianfranco Fedrigoni» di Varone esprimono tutto il loro «forte disagio, disagio che sta affrontando l'intera scuola durante l'anno scolastico in corso».
«Il paese di Varone - scrivono le insegnanti nella lettera inviata anche al dirigente provinciale del dipartimento Trasporti, alla Trentino Trasporti e al presidente della Comunità di Valle Claudio Mimiola - è situato in una zona periferica del comune di Riva del Garda e la distanza dai luoghi di riferimento, per alcune attività didattiche, necessita comunque e sempre di essere percorsa con l'utilizzo dei mezzi di trasporto. Per questo motivo la scelta della viabilità a senso unico rende difficoltosi i nostri tentativi organizzativi di usare i servizi pubblici per gli spostamenti degli alunni».
«In particolare non vengono garantite la libertà di movimento e la gestione dei tempi. Nel primo caso siamo obbligati a viaggiare in un'unica direzione, nell'altro invece abbiamo bisogno di tempi più lunghi e di un tratto a piedi. Questo secondo disagio è evidente e molto impattante nella pianificazione delle uscite didattiche - sottolineano le insegnanti e il dirigente Maurizio Caproni - In alcuni casi il gruppo classe non riesce ad affrontare un tragitto senza mezzi di trasporto (età degli alunni, disabilità, numerosità della classe) e in altri la durata della visita si prolunga ben oltre il tempo previsto per un'uscita sul territorio».
«Talvolta - prosegue la lettera - abbiamo cercato una soluzione in collaborazione con le famiglie, ma è facile immaginare come questa nostra richiesta sia difficilmente compatibile con gli impegni lavorativi. Il paese di Varone è una realtà cittadina molto attiva e presente. La scuola accoglie più di 200 alunni e rimane la più grande scuola di periferia. Negli anni ha preso parte a molteplici iniziative e percorsi didattici offerti nella zona dell'Alto Garda, portando un importante contributo alla partecipazione delle offerte organizzate da enti locali».
«Per questo - concludono le insegnanti - siamo a chiedere di affrontare la scelta sulla viabilità del nostro paese considerando, oltre alle numerose persone e famiglie che abitano questa zona, anche i piccoli cittadini della scuola primaria di Varone».