Garda / Il caso

Riva, giallo sul volo mortale di una donna dalla finestra di una casa del centro

Inizialmente la tragedia del 31 gennaio 2022 sembrava un suicidio, ma ora per la morte di una cittadina moldava di 46 anni, la Procura di Rovereto ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario a carico del convivente della vittima

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di Paolo Liserre

RIVA DEL GARDA. Il giorno della tragedia le forze dell’ordine l’avevano definito un suicidio. E in verità i dubbi permangono tuttora.

Ma quel che è certo al momento è che la Procura della Repubblica di Rovereto ha aperto un fascicolo d’inchiesta e indagato formalmente il convivente di una donna moldava di 46 anni morta dopo essere caduta dalla finestra al secondo piano di un appartamento della centralissima via Fiume, nel cuore storico di Riva del Garda.

L’accusa nei confronti dell’uomo è di «omicidio volontario»: in questo caso, da dimostrare in un eventuale giudizio, si i tratterebbe di «femminicidio» e la povera donna sarebbe la 59esima vittima in Italia nel corso del 2022 (9 sono già state quelle in appena due mesi e mezzo del 2023).

Nei giorni scorsi il titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore Fabrizio De Angelis, ha depositato e inviato al legale di fiducia dell’uomo l’avviso di chiusura indagini a oltre un anno dall’accaduto. Il fatto è avvenuto infatti il 31 gennaio 2022.

Quel giorno, improvvisamente, la tragedia: la donna cade dalla finestra e l’impatto sul porfido le è fatale, ogni soccorso non serve a nulla, la donna è morta. In casa c’è il convivente, nessun’altro.

Le indagini sul caso sono state svolte dalla polizia di Stato del commissariato di Riva (nella foto la sede, nel riquadro via Fiume).

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