Dramma di Arco, il sindaco Betta: «L’aggressione alle due sorelle richiede una riflessione sociale. Necessari strumenti per accettare le separazioni»
Gaetano Piro ha fatto irruzione nell’appartamento della canonica dove dormivano l’ex compagna Maria Santonastasio e l’ex cognata Brigida, colpendole con un attrezzo simile al mattarello, poi si è tolto la vita. Maria è in neurologia al Santa Chiara, la sorella Brigida è gravissima in rianimazione
IL PARROCO "Le due sorelle aggredite? Non avevo paura, preoccupazione sì"
IL FATTO Doppio tentato omicidio ad Arco: aggredisce due donne (tra loro sorelle) e si toglie la vita
LE FOTO I rilievi nella casa di Gaetano Piro
IL VIDEO I rilievi nella casa di Gaetano Piro, toltosi la vita dopo l'aggressione
ARCO. «Credo che la vera riflessione riguardi il tipo di società che stiamo costruendo». Questo il commento del sindaco di Arco, Alessandro Betta, dopo l'aggressione alle due sorelle Maria e Brigida Santonastasio da parte del compagno della prima, che si è poi tolto la vita.
«Da qualsiasi lato la si guardi è una tragedia. Siamo abituati ormai a vedere queste notizie che riguardano coppie che non riescono più ad andare d'accordo a livello nazionale, ma negli ultimi anni questi fatti hanno iniziato a riguardare anche noi. Si chiamano femminicidi. Come istituzioni e come scuola - ha aggiunto ieri, giovedì 6 aprile, all’Ansa - dobbiamo lavorare. Ci devono essere degli strumenti per accettare le separazioni, che probabilmente una volta non esistevano, perché la donna si teneva dentro tutto».
Alle 2 di notte (giovedì 6 aprile), il 43enne Gaetano Piro ha fatto irruzione nell’appartamento della Canonica di Vignole di Arco dove dormivano l’ex compagna Maria Santonastasio (57 anni) e l’ex cognata Brigida Santonastasio (55 anni), colpendole con un attrezzo da lavoro di forma simile al mattarello, poi è tornato a casa e ha messo fine alla sua vita. Ora Maria è in neurologia presso l’ospedale Santa Chiara di Trento, mentre la sorella Brigida resta gravissima in rianimazione.
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