Il lago di Garda ci prova: con la pioggia risale di due centimetri al giorno
Il problema resta la prospettiva: l'acqua continua ad essere meno di quanto ci si attende in questo periodo dell'anno. Ne manca ancora circa mezzo metro rispetto alle medie registrate nel 2021 e nel 2022, ma fino a qualche settimana fa eravamo anche a -80 centimetri sulla media del periodo precedente
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LAGO DI GARDA. Il Grande lago non ha nessuna intenzione di ristringersi. E se è vero che, statistiche alla mano, anche in una stagione da primato negativo nelle precipitazioni in realtà il suo volume si è ridotto di uno "zero virgola", è anche vero che qualche preoccupazione nel medio periodo per il suo livello rimane.
Intanto però il Garda ci prova e sfruttando al meglio i pochi giorni di pioggia di questa ultima settimana ha iniziato a risalire di due centimetri al giorno, dinamica alla quale non si assisteva forse da un paio d'anni. In sette giorni, dal 5 al 12 maggio (ultimo dato disponibile sul sito della Comunità del Garda che monitora il livello quotidianamente) il Garda è salito da quota 54 a quota 69: 15 centimetri.
Un andamento che fa ben sperare e che potrebbe proseguire ancora per qualche giorno anche se non dovesse piovere, grazie al ricarico del bacino idrografico del Sarca e degli altri immissari. Il fiume trentino in questi giorni è tornato ad avere una portata significativa, anche se non è mai arrivato a livelli di piena, e in questo modo dà un contributo importante alla risalita del lago.
L'altro elemento importante è il prelievo alla diga di Salionze, a sud di Peschiera: dal Mincio infatti l'Autorità di bacino ha fin qui autorizzato solo un prelievo di 14 metri cubi al secondo, il minimo previsto al di fuori di casi di particolare necessità (un paio di mesi fa si era scesi fino a 8 metri cubi al secondo).Quello che il lago non ha potuto fare nei mesi autunnali e invernali, particolarmente privi di precipitazioni, sta cercando di farlo ora a metà primavera. Le nevicate sulle montagne trentine sopra i 1800 metri dovrebbe portare altra acqua nelle prossime settimane per effetto del rapido scioglimento del manto bianco.
La tendenza alla risalita, accentuatasi in questi ultimi giorni, è confermata dal dato mensile: il 12 aprile scorso il Garda era a quota 45 sullo zero idrometrico, il che significa che in un mese è risalito di 25 centimetri. Non poco, anche se ne servirebbero di più.
Il problema infatti resta la prospettiva: l'acqua continua ad essere meno di quanto ci si attende in questo periodo dell'anno. Ne manca ancora circa mezzo metro rispetto alle medie registrate nel 2021 e nel 2022, ma fino a qualche settimana fa eravamo anche a -80 centimetri sulla media del periodo precedente. Il Garda deve cercare di risalire il più possibile in questi giorni, perché poi in estate non potrà che ridiscendere per i massicci prelievi idrici legati all'irrigazione della pianura Padana.