Arco: salta lo stop, travolto da un’auto. Il dolore degli amici di Loris Biada
Il 54enne morto nel pomeriggio di ieri, 7 giugno, era conosciuto in tutto l’Alto Garda. I conoscenti sono senza parole: “Ci mancherà, era una persona di una grande generosità e altruismo”
IL LUTTO Incidente mortale a Arco, la vittima è un ciclista: le immagini
ARCO. Tragedia ieri, 7 giugno, attorno alle 12.30 lungo la Circonvallazione di Arco, dove Loris Biada, 54 anni, in sella alla sua bicicletta è stato travolto e ucciso da un'Alfa Romeo Giulietta che se lo è trovato letteralmente davanti all'improvviso. La vittima, operaio all'Aquafil, ha infatti saltato lo stop di via Narzelle immettendosi sulla strada principale. L'impatto è stato inevitabile e Biada è morto sul colpo.
«Una persona generosa, difficile trovarne così». A parlare è un amico e collega di Loris Biada, il 54enne arcense morto ieri in un terribile incidente sulla circonvallazione. Grande appassionato di motori e di motociclette, molto conosciuto ad Arco e in tutto l'Alto Garda, lavorava da circa 15 anni all'«Aquafil».
Erano in tanti, ad Arco, a conoscerlo, e non solamente per via del suo impiego all'«Aquafil», ambiente dove era stimato: più di 20 anni fa, infatti, aveva gestito il bar alla stazione delle autocorriere di via Baden Powell insieme alla madre ed era così diventato un volto conosciuto in città. Tanti i messaggi di cordoglio apparsi sui social: «Ciao Loris, ma perché?» scrive, ad esempio, un amico incredulo per quanto accaduto nella giornata di ieri.