Torbole, il naufragio del Dukw raccontato nel docufilm "The lost Mountaineers"
Associazione Benach e Fondazione Museo Storico insieme per ricordare la tragedia che il 30 aprile 1945 costò la vita a 25 americani a causa dell'inabissamento di un mezzo anfibio nelle acque del lago. L'opera audiovisiva dopo dieci anni di ricerche storiche nei vari archivi militari statunitensi e di contatti con le famiglie delle vittime. Il relitto fu individuato dal sonar solo nel 2012
LE RICERCHE La missione nelle acque del Garda
TORBOLE. Sono ancora laggiù, a 270 metri di profondità, immersi nel fango di un fondale apparentemente immobile. Ma dei 25 soldati americani morti il 30 luglio 1945 a bordo del loro Dukw (un mezzo anfibio) non tutti si sono dimenticati, anzi. Proprio a Torbole l’associazione «Benach» sta facendo di tutto per mantenere vivo il ricordo di quegli ultimissimi giorni di guerra e anche della tragedia che ha colpito il Dukw americano affondato un chilometro e mezzo al largo della costa trentina.
L’ultimo sforzo in ordine di tempo è la produzione di un accurato docufilm dedicato a quella notte di 78 anni fa dal titolo "The lost Mountaineers" che l'associazione guidata da Antonella Previdi ha realizzato insieme alla Fondazione Museo storico del Trentino e ai registi Diego Busacca (Busacca Produzioni Video) e Andrea Andreotti. Il docufilm ha vinto recentemente il premio del pubblico e la menzione speciale della giuria nella sezione “L’Italia si racconta” al RAM Film Festival di Rovereto.
La motivazione della menzione speciale della giuria recita: «Gli autori ricostruiscono efficacemente le drammatiche vicende legate all'inabissamento di un mezzo anfibio americano nelle acque del Garda alla fine della seconda guerra mondiale e ne narrano anche i ripetuti tentativi di individuazione e recupero del relitto. Lo fanno attraverso un abile lavoro di ricerca e restituzione delle diverse fonti. La qualità dei materiali d'archivio, delle testimonianze dirette e il ritmo del montaggio ci appassionano a una pagina di storia meno nota, ambientata in un lembo suggestivo di paesaggio che non avevamo ancora percepito sotto questa luce».
Per Ben Appleby, Aldo Miorelli, Antonella Previdi e Giacomo Zanetti dell’associazione si tratta del culmine di 10 anni di ricerche storiche nei vari archivi militari statunitensi e di contatti con le famiglie dei 25 soldati morti in questo episodio dimenticato della II Guerra Mondiale. «Per noi dell’associazione - spiega Previdi - era importante che la loro storia fosse raccontata e in questo modo ricordata per sempre.
Ogni anno a fine aprile li ricordiamo anche organizzando con la Base militare USA di Vicenza la marcia di rievocazione storica che parte da Peschiera e arriva a Torbole, in cui soldati statunitensi in servizio attivo ripercorrono il cammino degli uomini della Decima Divisione da Montagna nel 1945 e con una cerimonia nei pressi dei monumenti al Generale Darby e ai 25 uomini del Dukw».
Quella presentata al RAM Film Festival è la versione italiana del docufilm: continua ora lo sforzo del sodalizio per raccogliere fondi tramite Gofundme per realizzare la versione e l'adattamento in inglese per poterlo presentare negli Stati Uniti. «Realizzeremo anche una pubblicazione che racconterà più in dettaglio la storia dei 25 soldati del Dukw e dell’unico sopravvissuto Thomas Hough, con documenti e fotografie dagli archivi militari» conclude Previdi. La versione in inglese sarebbe importante anche per tornare a discutere, proprio con gli americani (che su progetti del genere dispongono di risorse importanti) del recupero del Dukw e degli effetti personali di quei soldati. Ancora oggi ricordati da tante famiglie americane.
LA STORIA
Era il 30 aprile 1945. Sul far della sera tre anfibi attraversano il lago da Torbole a Riva. Tutti e tre i Dukw erano carichi di uomini, armi e materiale, in particolare quello poi affondato. L’ufficiale che era al comando dell’operazione, però, ordinò di partire.
Ben presto l’operazione si trasformò in tragedia: il carico in eccesso, la rottura del motore, il forte vento e il lago agitato fecero affondare l’anfibio che si inabissò trascinando con sé i 25 uomini che non sapevano nuotare e che indossavano l’uniforme invernale e gli scarponi. L’unico superstite, Thomas Hough, bagnino nella vita civile, riuscì a galleggiare fino a quando le sue urla furono udite da Carlo Bombardelli e suo padre, che avvertirono i soldati americani. Nel pomeriggio dello stesso giorno il Generale Darby, comandante della Decima Divisione da Montagna, arrivato a Torbole, viene colpito, assieme a John “Tim” Evans, dalle schegge di un proiettile da 88mm sparato dal Monte Brione dai tedeschi che si stavano ritirando. Muoiono entrambi.
Nei primi anni 2000 Giovanni Sulla, esperto della Decima Divisione da Montagna di Montese, racconta la storia del Dukw a Jeff Patton, addetto aeronautico statunitense dell’Ambasciata italiana. Jeff Patton organizza le prime ricerche nel lago grazie alla Fondazione Promare di Brett Phaneuf, ricerche purtroppo infruttuose per anni, finché nel 2012 il sonar dei «Volontari del Garda» individua il relitto, che sarà poi raggiunto da un minisommergibile nel 2018 che vi deporrà sopra una bandiera americana.