RIVA DEL GARDA. Quaranta giorni per sostituire un ascensore, questo hanno riferito agli inquilini del palazzone Itea di via Virgilio 33 scala C. Un tempo eterno che potrebbe essere affrontato tranquillamente da chi è giovane e in salute ma fare 3, 4 o 5 piani di scale è un'impresa non solo ardua ma addirittura impossibile per chi ha una disabiltà, ha difficoltà a camminare o è soltanto anziano e non sa come portare la borsa della spesa su per tutte quelle rampe; difficile pure buttare l'immondizia adesso che i rifiuti sono divisi per categoria e per ogni giorno c'è qualcosa da portare in strada.

Non bastassero le bollette pazze ora ci si è messo pure il tempo eterno per la sostituzione dell'ascensore. «Non contestiamo i lavori che sono necessari visti i continui guasti ma ci sono persone di 84 anni all'ultimo piano, una signora di 90 anni col girello, io stesso - spiega Rocco Pirrone (in foto) - ho una protesi a una gamba e l'altra è messa malissimo: non riesco più a salire e scendere tutte quelle scale, tre piani per andare in garage diventa impossibile. E Itea queste cose pare non capirle; sono problemi vitali per noi, sono molto disgustato dal fatto che ci impieghino così tanto per questa sostituzione. Peraltro sembra che i lavori vadano a singhiozzo, per cui temo che i tempi si allunghino ancora».

Sono quasi una decina gli inquilini ad avere scritto una lettera all'amministrazione di Itea in cui lamentano il dramma che vivono appurato che nella scala «risiedono molti anziani e un grande invalido» e chiedono che i tempi di manutenzione siano ridotti «visto che sono impossibilitati a uscire dallo stabile per le necessità quotidiane». Lettera e problema in attesa di riscontro.